Prezzo benzina a Bologna, la Finanza fa controlli a tappeto: gestori sanzionati

In tre stazioni di servizio era esposto un prezzo diverso da quello effettivamente praticato quando l’automobilista si riforniva Coinvolti nelle operazioni anche i reparti speciali del Corpo

Bologna, 12 gennaio 2023 – È guerra aperta a chi pubblicizza prezzi ’ingannevoli’ sul carburante. Esponendo nei cartelloni all’esterno cifre vantaggiose che, però, si rivelano specchietti per le allodole: quando lo sventurato guidatore si ritrova a pagare il rifornimento appena fatto, infatti, la spesa è ben maggiore di quella indicata.

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Poco prima di Natale, la Guardia di finanza ha messo in campo controlli a tappeto ai distributori di benzina e carburante, tra città e provincia. Obiettivo: monitorare la gestione dell’andamento dei prezzi dopo l’addio agli sconti sulle accise (non rinnovati dal governo) e verificare la regolare comunicazione dei prezzi applicati sui diversi tipi di carburante. Necessario, ovviamente, l’accertamento della corrispondenza tra i prezzi ’promessi’ e quelli effettivamente praticati.

In campo la Finanza per i controlli sul prezzo dei carburanti
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Così, il Comando generale della Guardia di finanza ha messo in campo tutti i reparti operativi, che nel Bolognese hanno eseguito approfondimenti su una decina di distributori, che avevano destato il sospetto degli operatori.

Alla fine, ne sono stati sanzionati tre, a causa di irregolarità amministrative: sono state elevate multe dovute al fatto che il prezzo posto sul carburante, una volta fatto il rifornimento, non corrispondeva a quello pubblicizzato sulla colonnina luminosa affacciata sulla strada. In un caso, poi, il benzinaio non aveva comunicato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la modifica dei prezzi della merce commercializzata.

I controlli straordinari della Guardia di finanza però sono in campo già dal marzo dell’anno scorso. Su scala nazionale, nel corso del 2022, sono stati eseguiti 5.187 interventi di questo tipo, grazie al piano d’azione denominato ’Prezzi carburanti’; le violazioni alla disciplina prezzi contestate sono state quasi tremila. Di queste, 717 hanno riguardato la mancata esposizione o la difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero.

In previsione della fine dell’anno, però, il Ministro dell’economia e delle finanze aveva dato incarico alle Fiamme gialle di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti, avendo particolare riguardo alla rete di distribuzione autostradale e ai contesti territoriali sensibili, in previsione dell’imminente ripristino delle ordinarie aliquote accise e della concomitante intensificazione del traffico dato il periodo festivo.

L’indicazione è stata immediatamente seguita da una specifica direttiva e già dai primi giorni del 2023 è partito un nuovo piano, sempre su scala nazionale, sul prezzo dei carburanti. Anche in questo caso sono stati coinvolti tutti i reparti operativi del Corpo, sempre supportati dai reparti speciali.

Per arginare le condotte illecite nel settore in rassegna, la Guardia di finanza fa sapere che assicurerà per tutta la durata di quest’anno un’attività di implementazione dei controlli strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi. In particolare, i militari agiranno lungo tre direttrici: in primis, con le attività di vigilanza prezzi dei reparti; poi, attraverso la componente speciale che fornisce costante supporto, oltre che ai reparti operativi, anche al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), nell’ambito di alcune indagini istruttorie avviate, allo scopo di accertare eventuali violazioni della normativa di settore; infine, mediante le consuete interlocuzioni con l’autorità giudiziaria.

Difatti, eventuali manovre speculative sui prezzi dei carburanti potrebbero configurare due ipotesi di reato sanzionate dal codice penale, cioè quella di rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio e quella di manovre speculative su merci.

red. cro.

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