Progetti green per un Marconi più sostenibile

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Nel corso dello scorso anno, l’Aeroporto Guglielmo Marconi ha diminuito le emissioni di CO2 del 5% rispetto al 2019, compensando del 100% quelle emissioni generate direttamente o indirettamente sullo scalo tramite l’acquisto di ‘crediti di carbonio’.

Sostanzialmente, l’inquinamento è ‘ripagato’ con dei progetti di tutela ambientale in Africa, in Asia e in Sudamerica. Le iniziative sono realizzate, quindi, con lo scopo di ridurre le emissioni globali di gas a effetto serra.

Grazie alla collaborazione con Shell Energy Italia, l’aeroporto è riuscito a compensare l’emissione in atmosfera di 2.579 tonnellate di CO2 prodotte dalla combustione del gas metano utilizzato per il funzionamento dello scalo, attraverso il sostegno di progetti green in Kenia, Perù e Indonesia.

Inoltre, tramite il supporto tecnico di CO2 Advisor, la società di gestione del Marconi ha compensato altre 2.097 tonnellate di CO2 prodotte principalmente dalle centrali termiche dello scalo, finanziando un’ iniziativa di produzione di energia idroelettrica in Indonesia.

La compensazione delle emissioni di gas a effetto serra e CO2 prodotte dall’aeroporto, e il finanziamento di corrispondenti progetti di decarbonizzazione non si fermano qui, anzi proseguiranno anche per l’anno 2022, nell’ambito dell’adesione del Marconi all’impegno di Aci Europe verso ‘Net Zero Carbon Emissions from Airport Operations’ e del più articolato Piano di Sostenibilità di AdB.

Quest’ultimo è una strategia della banca regionale istituita per promuovere lo sviluppo delle nazioni Asiatiche e dell’area del Pacifico - Asian Development Bank - che prevede, tra le varie attività, anche importanti investimenti in energia rinnovabile ed efficienza energetica.

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