Protesta ’verde’ al Corno "No alla nuova seggiovia"

Domani la manifestazione contro il futuro impianto tra le Polle e lo Scaffaiolo. Ma il Cai prende le distanze: "Va tutelato pure il lavoro di chi vive in montagna"

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Una manifestazione di protesta per dire no alla nuova seggiovia. Domani alle 10:30 al parcheggio dell’impianto le Polle in località Corno Alle Scale, i referenti di Legambiente Reno Setta Savena, Europa Verde, Associazione Vitruvio e Wwf Emilia-Romagna si sono dati appuntamento per esprimere tutto il loro dissenso.

Il progetto, che prevede la costruzione ex-novo di un impianto di risalita che collegherà le Polle al lago Scaffaiolo in sostituzione della Direttissima e del Cupolino che verranno entrambi dismessi, è considerata uno spreco di denaro pubblico e viene visto come una cattedrale nel deserto che metterebbe a rischio l’ambiente, anche considerata la crescente scarsità di precipitazioni nevose. La nuova struttura godrà di un finanziamento di quasi 6 milioni da Stato e Regione ed è fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale di Lizzano in Belvedere, col sindaco Sergio Polmonari che ha sottolineato i grandi vantaggi che ne deriverebbero: "Le stazioni saranno ridotte a una in partenza e una in arrivo. L’impianto sarà a 4 posti e non avrà barriere architettoniche. Questo va a inserirsi in un progetto di razionalizzazione del comprensorio che tiene conto sia della stagione verde che bianca". L’attenzione di Polmonari si sposta poi sulla manifestazione di domani, e sui movimenti di protesta nati a seguito del progetto: "I veti posti da qualche intellettuale sono inaccettabili e dimostrano un’errata conoscenza della situazione. L’ambiente ci guadagnerà perché ci saranno meno piloni e piste di collegamento. Invitiamo chi prenderà parte alla manifestazione a farlo in modo pacifico".

La nuova seggiovia dovrebbe essere iniziata e conclusa nel 2021: "Il progetto preliminare è stato presentato prima dell’arrivo del Covid-19 – conclude il sindaco – e ora siamo in fase autorizzativa per le normali procedure di valutazione d’impatto. Dopodiché ci sarà la gara d’appalto per il progetto esecutivo". Nella vicenda s’inserisce anche il Cai di Bologna, da sempre contrario al collegamento tra la stazione di Cutigliano-Doganaccia e il lago Scaffaiolo, ma che si è detto disponibile a valutare il progetto della nuova seggiovia: "Andrà realizzato – afferma il presidente Stefano Osti – con un impatto ambientale accettabile. Lasciare a un progressivo stato di abbandono una stazione frequentata da numerosi appassionati significherebbe impoverire ulteriormente l’economia dell’Appennino. La difesa e la tutela dell’ambiente debbono conciliarsi con la salvaguardia delle condizioni di vita e con la creazione di nuove opportunità per chi ha deciso, nonostante le difficoltà, di lavorare in montagna e mantenerla viva".

Rico Fanti

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