REDAZIONE BOLOGNA

Proteste in Consiglio, lite sul tram in San Donato

Seduta turbolenta, quella di ieri, per il Consiglio comunale di Bologna. Ben tre le proteste in aula, con conseguenti interruzioni...

Seduta turbolenta, quella di ieri, per il Consiglio comunale di Bologna. Ben tre le proteste in aula, con conseguenti interruzioni...

Seduta turbolenta, quella di ieri, per il Consiglio comunale di Bologna. Ben tre le proteste in aula, con conseguenti interruzioni...

Seduta turbolenta, quella di ieri, per il Consiglio comunale di

Bologna. Ben tre le proteste in aula, con conseguenti interruzioni dei lavori, durante la fase delle dichiarazioni di apertura. In particolare, la seconda sospensione è stata provocata una delegazione di residenti di San Donato che hanno contestato la chiusura alle auto del tratto di via San Donato che va dalla rotonda Biavati a via Andreini.

Protestando nell’aula di Palazzo D’Accursio "abbiamo chiesto un appuntamento con il sindaco Matteo Lepore – racconta Veronica, una portavoce del Comitato – perché sono cinque mesi ormai che inviamo email ai suoi indirizzi, spiegando tutte le nostre problematiche, ma non ci ha mai dato una risposta, neanche di cortesia".

Con i residenti è andato a parlare il capo di gabinetto, Sergio Lo Giudice, il quale "ci ha detto che chiamerà per darci un appuntamento entro una decina di giorni – riferisce Veronica. A quel punto siamo andati via". Dunque adesso "aspettiamo questa telefonata – aggiunge la residente – però siamo sempre più arrabbiati".

Francesca Scarano (foto), capogruppo di FdI, va in pressing sull’assessore Michele Campaniello e il sidaco "a incontare queste persone, così da chiarire una volta per tutte quali sono gli intendimenti della giunta sulla linea rossa". Per il capogruppo leghista Matteo Di Benedetto "le scuse che il Comune accampa per non cambiare il progetto e non garantire la linea promiscua anche in via San Donato, dalla rotonda Biavati, sono irricevibili". Giulio Venturi, consigliere leghista (che presto – ha annunciato – dovrebbe passare a Noi Moderati) inserisce l’argomento tram in una dichiarazione diffusa per rilanciare la proposta di creare una ’cittadella universitaria’ fuori dal centro storico. "Oggi c’è una possibilità senza precedenti, ovvero quella di sfruttare il capolinea della nuova linea rossa del tram e una infrastruttura fallimentare come Gran Tour Italia – afferma Venturi – che potrebbe essere trasformata in qualcosa di vivo ed utile per Bologna".