Quarta dose per gli under 60 Partite le prenotazioni

Nelle farmacie, utilizzando il fascicolo sanitario elettronico o con il Cup. La quinta somministrazione del siero è invece indicata per i pazienti trapiantati

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Prevista la quarta dose anti Covid su richiesta per tutte le persone con età maggiore di 12 anni, mentre la quinta dose è riservata ai trapiantati.

Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, lancia un appello ai cittadini perché si sottopongano alla quarta dose di vaccino anti-Covid, a partire da anziani e fragili. Da ieri, infatti, è possibile prenotare la somministrazione con vaccino aggiornato alle nuove varianti del Coronavirus.

"Questo autunno sarà la prova del nove per l’uscita dalla pandemia e per renderla endemica. Dobbiamo cercare di spingere la vaccinazione – spiega Donini –: faccio appello ai cittadini affinché colgano le raccomandazioni del ministero della Salute e dell’Istinto Superiore della Sanità". In particolare, la quarta dose è raccomandata per chi ha più di 60 anni, per le categorie fragili e gli immunodepressi. "La si può prenotare da oggi (ieri per chi legge, ndr) – precisa l’assessore – abbiamo già 700mila nuovi vaccini, che sono più attagliati rispetto alle nuove varianti in circolazione. Si possono prenotare in farmacia, con il fascicolo sanitario elettronico, con il Cup". La somministrazione della quarta dose sarà soprattutto effettuata dai medici di medicina generale nei loro ambulatori e nelle varie strutture della sanità pubblica sul territorio. "Sotto i 60 anni – sottolinea Donini – chiunque voglia vaccinarsi può farlo con le stesse modalità di accesso. La quinta dose è indicata per una sola categoria: le persone che hanno ricevuto un trapianto e sono immunodepresse".

Sono 800mila, invece, le dosi di vaccini non aggiornati alle nuove varianti di Coronavirus al momento inutilizzati in Emilia-Romagna. "Per questo abbiamo chiesto alla Stato di dire alle Regioni come utilizzare i monovalenti (quelli non aggiornati, ndr). Non devono essere buttati via – osserva l’assessore –, sarebbe un delitto. Le forniture di vaccini potrebbero essere dedicate ai Paesi più poveri, dove si è vaccinato meno, che sono più esposti alla malattia, perché non dobbiamo disperdere nessuna dose".

Legato al Covid, che ha rallentato le attività negli ospedali, lo smaltimento delle liste d’attesa chirurgiche. "Siamo a pieno regime nella ripresa di tutte le attività e siamo arrivati al 93% – fa i conti Chiara Gibertoni, direttrice generale del Sant’Orsola –. Con generosità gli operatori stanno anche offrendo attività aggiuntiva da fare al sabato e alla domenica, per cercare di smaltire quello che avevamo già previsto a luglio, ma che con la mini ondata estiva è stato più difficile recuperare. Da qui a fine anno a testa bassa daremo il massimo per recuperare il più possibile. È ovvio – prosegue – che è il gap creato è notevole soprattutto in una struttura ospedaliera come la nostra, che ha un’attrattività non solo da Bologna, ma da tutta le Regione e la nazione. Quindi è difficile smaltire tutto in pochi mesi".

Donatella Barbetta

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