Raccolta differenziata a Bologna, si cambia. "Il porta a porta così non va"

Ma come cambiare il sistema lo decideranno i cittadini. Partono 6 mesi di ascolto, parola dell'assessore Aitini

La raccolta dei rifiuti cambierà in centro

La raccolta dei rifiuti cambierà in centro

Bologna, 27 giugno 2018 - Quella che sta per arrivare a Bologna è la rivoluzione della raccolta dei rifiuti. Perché "Bologna deve fare un salto di qualità. Secondo me è sporca? No, ma non è pulita come dovrebbe". A parlare è Alberto Aitini, assessore alla Sicurezza di Palazzo d’Accursio che ha anche la delega alla ‘Manutenzione del patrimonio e del verde pubblico’. Un tema delicatissimo, e ultimamente proprio Aitini aveva ripetutamente sottolineato come qualcosa fosse da rivedere, specie per quel porta a porta che spesso trasforma portici e strade in campi minati.

Una realtà documentata dall’ultima inchiesta sul lavoro degli operatori Hera del Resto del Carlino. «Le criticità ci sono – ammette Aitini –, specie in un centro storico che è sempre più turistico. Ma la maggiore attenzione dev’esserci per la pulizia generale della città, anche in periferia».

Da dove partirete per la rivoluzione, assessore? «Siamo già partiti. Fuori dal centro andiamo alla sostituzione di tutte le campane del vetro con cassonetti a tenuta stagna. Allo stesso tempo stiamo sostituendo i cassonetti della plastica con pezzi nuovi».

E in centro? Tantissimi cittadini si lamentano con il Carlino degli effetti collaterali del porta a porta. «Va rivisto il sistema di raccolta in centro. Non mi piace la raccolta porta a porta fatta così, 4 giorni alla settimana con i rifiuti per strada portano criticità. E non mi convince l’orario di conferimento 20-22. Non va bene sia per quelli che finiscono di lavorare prima, sia per quelli che finiscono dopo. È un metodo inoltro scomodo per le persone anziane, che dobbiamo aiutare».

Come intende cambiare? «Lo decideranno i cittadini. Lanciamo oggi sei mesi di confronto con la cittadinanza: partiranno il 2 luglio e arriveremo a fine anno. Faremo incontri nei quartieri da settembre, incontri con le categoria economiche, incontri con i ristoratori, con gli studenti fuori sede, con tutti. Ascolteremo le proposte e poi le tradurremo in un provvedimento per migliorare il decoro della città. Tutti dobbiamo impegnarci per una Bologna ancora più bella e più pulita».

Parlava del centro, ci saranno altri provvedimenti? «In centro storico metteremo 30 nuovi cestini, oggi dentro le mura i contenitori sono 1.400. I nuovi li aggiungiamo nell’area della T più piazza Maggiore, dal primo di luglio. Immediatamente potenziamo lo svuotamento di tutti i cestini del centro: ogni giorno della settimana sarà fatto due volte al dì. E poi sempre da lunedì prossimo partiremo con un operatore ambientale, uno spazzino, che venerdì, sabato e domenica nell’area della T sarà operativo di mattina e di pomeriggio per cartacce, sporcizie e rifiuti vari. Uno sforzo è necessario».

Secondo lei c’è un’emergenza maleducazione da parte dei turisti anche a Bologna? «Assolutamente no. I turisti però devono rispettare le regole come gli altri e vanno multati se infrangono le regole, ma allo stesso tempo vanno informati, ed è quello che faremo. L’aumento del turismo, specie in centro, ci porta a dover migliorare il nostro sistema di raccolta dei rifiuti».

E cosa si fa per i furbetti dei rifiuti abbandonati? «Fuori dal centro rimangono i cassonetti e l’obiettivo è intensificare i controlli e aumentare le telecamere, le metteremo vicino alle isole. Inaspriremo le multe, da 50 euro la sanzione raddoppierà, porteremo la modifica in consiglio a settembre. Ricordo ai cittadini, a tal proposito, che il ritiro dei rifiuti ingombranti è completamente gratuito e basta telefonare a Hera e prendere appuntamento attraverso il Rifiutologo. Bastano pochi minuti per evitare l’incuria e tenere la città più pulita».

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