Rapina Valsamoggia, baby-banditi in manette

L’aggressione un mese fa in Valsamoggia. Due minori agli arresti domiciliari e uno in comunità

Il colpo è avvenuto a Calcara di Valsamoggia

Il colpo è avvenuto a Calcara di Valsamoggia

Valsamoggia, 28 luglio 2019 – Due minorenni agli arresti domiciliari e un terzo collocato in comunità. I carabinieri della stazione di Crespellano venerdì scorso hanno dato corso alla disposizione del Gip del Tribunale per i minorenni di Bologna eseguendo i provvedimenti a carico della gang che, poco più di un mese fa, di notte, aggredì e rapinò un coetaneo nel quartiere residenziale di Calcara, in Valsamoggia. Si tratta di tre ragazzini italiani residenti a Castelfranco Emilia identificati e fermati all’indomani del fatto al termine di una breve indagine dei carabinieri. Il 20 giugno i militari, infatti, denunciarono quattro persone (un maggiorenne e i tre minorenni) coinvolti nella rapina avvenuta la sera precedente in via Scorzoni, nei pressi del centro sportivo.

Dalla ricostruzione dei fatti le vittime di quella che si dimostrò essere una vera e propria imboscata furono inizialmente tre: un gruppetto di amici che percorreva la pista ciclabile a lato della strada comunale che collega la via Cassola con gli impianti sportivi.

Erano circa le 23,30: i tre adolescenti camminavano in gruppo quando, da una siepe, spuntarono i tre giovanissimi, tutti con il volto travisato e il braccio armato rispettivamente da una pistola ad aria compressa e due coltelli a lama lunga. Sotto la minaccia delle armi e con modi violenti i rapinatori si fecero consegnare orologi, catenine e braccialetti d’oro.

Poi, con l’ordine di tacere, i tre si dileguarono.

Lungo la strada non c’era nessuno al quale chiedere aiuto così una delle vittime telefonò al padre che in pochi minuti arrivò in loro soccorso. Ma dei malviventi non c’era più traccia. L’uomo chiese poi l’intervento del 112 e i carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale raccolsero la prima denuncia del fatto.

Fin dal mattino seguente i colleghi della stazione di Crespellano avviarono le indagini ssondando gli ambienti giovanili della popolosa frazione dove la notizia del fatto aveva suscitato grande preoccupazione. Poche ore dopo la svolta: uno dei tre giovani derubati, un maggiorenne del luogo inizialmente messo tra le vittime della rapina, si scoprì essere in realtà in accordo con i tre esecutori. Obiettivo della gang era quello di appropriarsi di orologi, catenine e braccialetti d’oro degli altri due adolescenti. Il complice si assunse il compito di agevolare il colpo portando le vittime prescelte nella zona isolata dove poi si consumò il reato. Messi di fronte all’evidenza dei fatti i tre minorenni, davanti ai carabinieri, ammisero le loro responsabilità.

Ora, a poco più di un mese dal fatto, il provvedimento firmato dal Gip, in attesa del processo per il reato di rapina aggravata.

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