CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Bologna ricorda Marco Biagi: “Una persona che ha dato la vita per il nostro Paese”

L'omaggio al giuslavorista ucciso 22 anni fa dalle Nuove Br davanti al portone di casa. Il sindaco depone fiori nella piazzetta a lui intitolata. Presenti la moglie Marina Orlandi, la sorella Francesca con il figlio Giulio

La vedova Marina Orlandi con il sindaco Matteo Lepore (foto schicchi)

La vedova Marina Orlandi con il sindaco Matteo Lepore (foto schicchi)

Bologna, 19 marzo 2024 - "Quella di oggi è una data che deve essere nella storia della città, nel cuore dei bolognesi, delle italiane e degli italiani. Marco Biagi è un cittadino che ha onorato il proprio lavoro e le istituzioni. Purtroppo è stato lasciato solo e noi oggi non possiamo lasciare sola la sua famiglia e il suo ricordo. Siamo qui tutti insieme, lo abbiamo ricordato in consiglio comunale, ogni anno lo facciamo con tante iniziative. È una persona che ha dato la propria vita per il nostro Paese e in questo modo lo dobbiamo ricordare”. Così il sindaco Matteo Lepore dopo aver deposto una corona di fiori nella piazzetta intitolata al giuslavorista ucciso dalle Nuove brigate rosse il 19 marzo di 22 anni fa in via Valdonica, davanti al portone di casa.

Alla cerimonia erano presenti anche l’assessore regionale alla Cultura, Maurizio Felicori, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Cavedagna, e quello della Lega, Matteo Di Benedetto. Hanno partecipato poi anche i rappresentanti delle forze dell’ordine e il prorettore UniBo Giorgio Bellettini , oltre Michele Bulgarelli, Michele Bulgarelli, Enrico Bassani e Marcello Borghetti per Cgil, Cisl e Uil. Presente anche il segretario regionale del Pd, Luigi Tosiani.

Non è mancata, come ogni anno, la famiglia del giuslavorista con la moglie di Marco Biagi, Marina Orlandi, e la sorella Francesca con il figlio Giulio. Assente alle celebrazioni, invece, il figlio Lorenzo. "Sono passati 22 anni – così il nipote Giulio Venturi – ma la ferita è più aperta e viva che mai. Sembrano tanti, ma per noi familiari è come se il tempo si fosse fermato. Il ricordo di Marco è presente e la sua è una lezione che andrebbe studiata all’interno delle scuole in maniera molto più approfondita. Credo che i suoi insegnamenti siano estremamente attuali e che andrebbero ripresi per cercare anche delle soluzioni sia in un mondo del lavoro molto controverso che per delle generazioni purtroppo in grande difficoltà”.

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