Rifiuti abbandonati, a Bologna boom di multe

Sono state circa 1.500, per i ’furbetti del rusco’ una stangata da 191mila euro. Borgonzoni (Lega): "In alcuni casi cittadini innocenti"

Un cittadino conferisce il proprio sacchetto dei rifiuti in un’isola interrata

Un cittadino conferisce il proprio sacchetto dei rifiuti in un’isola interrata

Bologna, 18 gennaio 2020 - Nemmeno l’emergenza sanitaria ha contribuito a stoppare un malcostume che purtroppo ritorna, anche a Bologna, quello dell’abbandono dei rifiuti. Secondo gli ultimi dati resi noti da Palazzo d’Accursio, i verbali elevati dagli accertatori Hera, nel 2020, sono stati ben 1.497. Scomponendo il dato, si registrano 864 sanzioni per le persone fisiche e 633 per le attività economiche. Il monte verbali dell’anno scorso è superiore a quello dell’anno precedente, il 2019. Lo specifica al meglio l’incasso: nel 2019, erano stati incassati per le multe degli accertatori 89mila 377. Dato inferiore a quello dell’anno scorso, che arriva 91.616 euro, per un totale in due anni di 180mila 993 euro incassati.

In tanti, peraltro, provano a rispondere alle sanzioni presentando un ricorso al Comune. Con scarsi risultati. Sempre secondo gli ultimi dati rilasciati dall’amministrazione, che vengono fuori da un’interrogazione della consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega), i ricorsi inoltrati nel corso del 2020 sono stati in totale 231. Quelli presentati dalle persone fisiche sono stati 129, quelli presentati dalle attività economiche 102. Ma se si passa a parlare dei ricorsi accolti, i numeri si rimpiccioliscono: sono stati in totale solo 9 quelli vinti fino a ora (alcuni procedimenti sono ancora in corso), cinque dalle persone fisiche, quattro dai negozi. Provvisorio anche il dato dei ricorsi persi: 32 in totale, trenta per ora dai singoli cittadini e 2 dalle attività economiche. Insomma, sembrano comunque pochissimi i casi di errori da parte degli accertatori, e molte le abitudini da stigmatizzare da parte di alcuni cittadini.  

Ci sono poi gli strani casi del cartone ‘mobile’. Diversi contribuenti, soprattutto in centro storico, hanno lamentato durante il 2020 gli insoliti, a sentire loro, spostamenti del rusco conferito – sempre a sentire le loro ragioni – invece correttamente. Alcuni casi sembrano ricorrere, specie vicino ad alcune aree urbane come la Montagnola e via Indipendenza. Sul punto interviene Lucia Borgonzoni. "Il Covid non placa i furbetti dei rifiuti – sottolinea Lucia Borgonzoni –, continua purtroppo a esserci gente che non mette dove dovrebbe l’indifferenziata. Specie in centro, dove è ancora complesso conferire correttamente i sacchi. C’è poi il caso del cartone, un fenomeno che il Comune deve valutare attentamente: molti cittadini conferiscono correttamente i propri rifiuti e non possono essere responsabili dello spostamento del cartone, in alcuni casi non è opera loro. Può essere che alcuni pezzi di cartone, come è capitato, siano stati utilizzati da senza dimora, l’amministrazione capisca bene cosa è successo".

Per la senatrice e la consigliera comunale, in definitiva, servirebbe "un pelo di elasticità in più quando si trovano le cose abbanondate, perché a volte chi ha conferito quel sacco non c’entra, e la multa diventa ingiusta, superficiale. Il Comune inoltre – continua la Borgonzoni – dovrebbe chiedersi perché questo malcostume dei rifiuti conferiti malamente continua ad andare avanti negli anni. Si cerchi di di risolvere il problema, magari aumentando i giorni della raccolta, o modificando gli orari ascoltando i cittadini. Tante criticità non sono state ancora risolte". Palazzo d’Accursio, è bene ricordarlo, ormai da tempo ha inasprito la sua battaglia all’abbandono dei rifiuti, fornendo più possibilità di raccolta per gli ingombranti e montando su diverse piazzole di conferimento alcune telecamere.  

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