Rifiuti: scatta la guerra tra cassonetti e bidoncini

Seconda seduta consigliare sul piano di modifica del sistema di raccolta

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Cassonetti contro bidoncini. Seconda seduta della commissione consiliare assetto e sviluppo del territorio oggi, nel municipio di Casalecchio, con all’ordine del giorno il piano di modifiche del sistema di raccolta dei rifiuti. Dopo la prima riunione nel corso della quale i tecnici Hera e la giunta avevano ribadito la scelta di continuare con il porta a porta, pur con una serie di modifiche, tutti i gruppi di opposizione hanno chiesto una nuova convocazione. "Non c’è stato modo di entrare nel merito e di esprimere le obiezioni- dice il vice presidente Giovanni Baglieri-. Abbiamo appena visto la scelta di Bologna che rinuncia al porta a porta e fa retromarcia sui cassonetti con la chiave. Crediamo che a Casalecchio si debba tornare ai cassonetti perchè il porta a porta ha mostrato tutti i suoi limiti".

Insomma le opposizioni difendono il ‘modello-Bologna’ contro il ‘sistema-Casalecchio’ che la capogruppo del centro-destra Erika Seta definisce: ‘vessatorio’: "Serve un sistema a misura di cittadino e non viceversa. Basta vessare il cittadino con un sistema di raccolta ingestibile e indecoroso per la città -sostiene la Seta-. I dati mostrano che i cittadini, per quanto virtuosi, si sono stufati di un sistema che rende schiavi del conferimento, di strade con ammassi di sacchi, di marciapiedi intransitabili. L’abbandono dei rifiuti ha anche il volto di chi non ce la fa fisicamente a caricarsi sacchi pesanti e ha necessità di conferire poco per volta".

g.m.

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