Rimpasto in Regione, in calo le quotazioni della Conti

La sindaca di San Lazzaro propensa a un passo indietro per concentrarsi sulle elezioni amministrative del 2024

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La partita parallela al congresso è quella in giunta regionale. Con il trasloco a Roma di Elly Schlein, vicepresidente della Regione, si apre il risiko in Viale Aldo Moro. Ancora incerto l’esito, anche se da più parti pare che l’ingresso di Isabella Conti si allontani ogni giorno di più.

L’ingresso della sindaca di San Lazzaro veniva, infatti, data quasi per certo in giunta regionale, con alcuni che scommettevano su di lei anche nel posto di vice di Bonaccini.

Poi le urne hanno complicato le cose, a partire anche dalla mancata elezione dell’assessora regionale Barbara Lori. In più, da quello che trapela l’ex renziana e sfidante di Matteo Lepore alle primarie (che da tempo è sempre più vicina al Pd), sarebbe più propensa a rinunciare. Il motivo sarebbe collegato alle elezioni di San Lazzaro, previste per il 2024.

In caso di trasloco in giunta, Conti dovrebbe dimettersi da sindaca e fare così commissariare il Comune.

Per questo, nel mini-rimpasto a cui sta lavorando Bonaccini ("farò presto", aveva promesso alla chiusura della campagna elettorale in piazza San Francesco a Bologna), Isabella potrebbe non essere coinvolta.

Chi prenderà, quindi, il posto di Schlein? La soluzione più semplice, sarebbe sostituirla con un’altra donna della sinistra di Coraggiosa. Collega che, però, al momento non è stata individuata (la vicesindaca Emily Clancy avrebbe declinato) e quindi si guarda al capogruppo Igor Taruffi che potrebbe entrare in giunta con un assessorato. Magari con una delega a lui cara, come la Montagna.

In questo caso, però, si porrebbe la questione femminile, con una giunta sbilanciata con sole tre donne e sette uomini. Da qui, che cosa fare? Coraggiosa potrebbe proporre una figura femminile, magari non necessariamente politica. O si potrebbe aumentare il numero degli assesori. Ma da Viale Aldo Moro le caselle non paiono ancora arrivate a dama.

Sulla vicepresidenza, invece, prende sempre più quota l’ipotesi della dem Irene Priolo, attuale assessora all’Ambiente, da giorni in cima al borsino. Con lei si continuano a fare i nomi dei dem Andrea Corsini (Trasporti) e Paolo Calvano (Bilancio), ma paiono più complicati sempre per la questione di genere. Ma prima di aver chiaro il rimpasto che verrà, c’è il nodo congresso. Dopo giovedì, data della Direzione nazionale Pd, forse qualcosa in più si saprà. Sia sul fronte partito, sia sul fronte giunta regionale.

ros. carb.

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