Rissa a martellate, 31enne bolognese accusato di tentato omicidio

Lite tra bolognesi a Marina di Ravenna: ferito un 33enne di Baricella colpito più volte in faccia

I militari mostrano il martello utilizzato dal bolognese durante la rissa a Marina di Ravenna

I militari mostrano il martello utilizzato dal bolognese durante la rissa a Marina di Ravenna

Bologna, 17 agosto 2018 – Proprio sotto agli occhi dei carabinieri, è andato alla sua auto parcheggiata nei paraggi per poi tornare indietro con un martello da muratore con cui si è avventato contro il rivale colpendolo più volte in faccia. A quel punto i militari sono subito intervenuti, riuscendo a bloccare e ad arrestare l’uomo.

Per quanto accaduto non distante da uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna nel cuore della notte tra mercoledì e ieri, un operaio 31enne di origine pugliesi ma domiciliato a Borgo Panigale – Alessandro Lopetuso – si trova ora in carcere con l’accusa di tentato omicidio, così come disposto dal pm di turno Daniele Barberini. L’uomo dovrà rispondere anche di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, di detenzione di droga ai fini di spaccio (gli hanno trovato alcune dosi di cocaina oltre a denaro contante). E di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere per quel martello con cui si è scagliato contro l’altro, un 33enne di Baricella, sempre nel territorio bolognese, ricoverato in ospedale a Ravenna con varie fratture concentrate soprattutto nella parte sinistra del volto.

La veemenza dei colpi, ha spinto una scheggia d’osso dietro a un bulbo oculare: il 33enne ha rischiato insomma conseguenze ben più gravi dei 30 giorni di prognosi iniziale stimati dai medici. Secondo gli inquirenti, determinante per scongiurare il peggio si è rivelata essere la presenza in zona dei militari della locale caserma impegnati in quel momento nei servizi di controllo predisposti per il Ferragosto. E gli uomini dell’Arma erano in perlustrazione in zona quando tutto si è verificato su uno dei tanti stradelli che corrono tra la pineta e il mare. Per bloccare il 31enne, in quei frangenti particolarmente determinato, secondo testimoni è stata necessaria una presa tipo placcaggio da rugby che ha visto impegnati più militari.

Nelle concitate fasi dell’arresto, qualcuno di loro è rimasto ferito (la prognosi è di alcuni giorni a testa). Si tratta ora di capire cosa abbia alimentato tanta determinazione. Secondo quanto ricostruito finora, tutto sembra essersi innescato da futili motivi: tra le ipotesi al vaglio della magistratura, anche quella che porta verso uno sguardo o un apprezzamento ritenuto di troppo nei confronti di un’amica del 31enne. L’uomo, formalmente incensurato e difeso dall’avvocato bolognese Simone Zambelli, nel 2014 era stato denunciato a piede libero per le ipotesi di reato di lesioni con un bastone (prognosi di 7 giorni), minacce e ingiurie lamentate a Bologna da un’amico dell’allora fidanzata: un particolare la cui lettura potrebbe servire agli inquirenti per tentare di dare una spiegazione alle martellate della notte di ferragosto. Il 31enne potrebbe naturalmente farlo in prima persona nell’udienza di convalida che si terrà a breve davanti al gip.

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