Sabatini al Quadrilatero: "Filtreremo gli accessi"

Il papà dell’Unipol Arena: "Il nostro personale presidierà i varchi del mercato" Il retroscena: "Ho offerto il palazzetto come nuovo hub per la terapia intensiva"

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Claudio Sabatini, patròn dell’Unipol Arena, è ai nastri di partenza una collaborazione molto particolare tra il suo Gruppo e il Comune di Bologna: di cosa si tratta?

"Da domani (oggi, ndr) offriamo un piccolo aiuto alla città. Otto nostri dipendenti, in questo periodo senza più eventi all’Arena, presidieranno i varchi del Quadrilatero, il mercato della città, per aiutare l’amministrazione a contingentare gli accessi"

Da dove è nata l’idea?

"Da un post su Facebook, in cui si paragonavano le nuove modalità di accesso al mercato a quelle di un concerto. Così ho proposto questa collaborazione".

Vi coordinerete con i volontari già presenti da martedì?

"Filtreremo gli accessi, mentre il personale che già lavora con il Comune credo che controllerà che non ci siano assembramenti all’interno. Ci fa piacere sentirci parte attiva in una situazione così drammatica"

Cosa l’ha colpita di più in questi giorni di emergenza?

"Ero fuori con il cane di fianco a casa. Due donne del 118, evidentemente provate, sono passate con l’ambulanza dicendo ‘State a casa, non sapete quello che c’è in giro’. Ecco, vedere donne e uomini che sacrificano la vita per te ti spinge a voler dare il tuo contributo. Siamo in un periodo che non sarà così breve"

A tal proposito, pare che l’Arena sia stata a un passo dal diventare un ospedale speciale Covid. Lo conferma?

"Ho proposto al governatore Bonaccini e all’assessore Donini, ringrazio tanto entrambi, di mettere su la più grande terapia intensiva della regione, all’interno dell’Arena. C’è stato un progetto di fattibilità e noi avevamo dato la nostra disponibilità fino a ottobre, al massimo fine anno per 144 letti. Un’operazione tipo quella della Fiera di Milano. Ma l’ipotesi è stata accantonata, la nostra era una disponibilità solo temporanea, la Regione si sta muovendo altrimenti"

Dispiaciuto?

"Sono uno che butta il cuore oltre l’ostacolo. Mi sarebbe piaciuto molto, ma da cittadino comprendo la necessità di una struttura che duri nel tempo"

Gli aspetti economici, qual è la situazione dell’Arena?

"Saranno 8 mesi di chiusura, stiamo spostando tutti i concerti al 2021. Ora è impossibile dire quando si ripartirà, ma secondo me lo si dovrà fare, a strutture piene, solo con la sicurezza sanitaria al 100%. È una sciocchezza partire prima con capienze ridotte, un’ipocrisia"

Ricavi: una mazzata?

"Ai miei dico di tacere, almeno dormo qualche ora in più. Ma calcoli che l’Arena fattura circa 9 milioni l’anno, si faccia due conti. Sono il più sfortunato di tutti: riprenderemo per ultimi".

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