Saga Coffee Bologna, in sciopero anche i colleghi di Bergamo

I circa cento dipendenti della sede solidali con i lavoratori di Gaggio. Lepore scende in campo: "Le persone prima del profitto"

Saga Coffee, lavoratori in presidio

Saga Coffee, lavoratori in presidio

Bologna, 9 novembre 2021 - Braccia incrociate per due ore a fine turno, di un’ora per i part time. Da Valbrembo, nella sede del gruppo Evoca, arriva un gesto di solidarietà per i 220 colleghi della Saga Coffee Gaggio Montano. Fim Cgil, Fiom Cgil e Uilm Uil bergamasche hanno indetto uno sciopero per oggi nel quartier generale del gruppo bergamasco, dove lavorano circa un migliaio di dipendenti. "Chiediamo che Evoca ritiri la decisione della chiusura dello stabilimento e che metta in campo tutte le azioni necessarie affinché nessun dipendente resti senza lavoro", scrivono i sindacati. Mentre i lavoratori bergamaschi incroceranno le braccia, oggi pomeriggio in Regione si incontreranno sindacati e azienda, a quattro giorni dal tavolo in Confindustria di venerdì in cui Evoca Group ha annunciato di voler chiudere entro il 2022 lo stabilimento delle macchine professionali suo dal 2017. Un annuncio che ha fatto andare su tutte le furie rsu e sindacati, che già giovedì avevano bloccato l’uscita dei materiali dallo stabilimento di Gaggio. L’atmosfera sarà calda, non solo all’incontro ma anche fuori, con un presidio dei dipendenti che scenderanno in pullman da Gaggio.

"Ci saranno anche tante persone solidali con i lavoratori di Saga Coffee – assicura Ugo Bassi della Fim Cisl -: negozianti, artigiani, persone che non possono reggere la chiusura di uno stabilimento da 220 dipendenti. Ringraziamo i colleghi bergamaschi per la solidarietà". Le richieste sono tre: ritiro della comunicazione di chiusura, avvio di un lavoro sulla reindustrializzazione del sito, attivazione degli ammortizzatori sociali.

"Se non ci saranno novità positive dal tavolo, andremo a fargli visita a Bergamo" avverte Primo Sacchetti, della Fiom Cgil.

Intanto il sindaco metropolitano Matteo Lepore ha annunciato che giovedì salirà a Gaggio: "Insieme alle altre istituzioni faremo la nostra parte per cercare con la proprietà una soluzione che parta però da un punto per noi fondamentale: il profitto non viene prima della vita delle persone".

Sulla vicenda della Saga Coffee interviene anche il Movimento 5 Stelle: "La Saga Coffee è fondamentale per la nostra montagna – commenta la deputata Alessandra Carbonaro, annunciando che presenterà un’interrogazione alla Camera per chiedere l’intervento del Mise -. La proprietà deve sapere che non può ‘giocare’ con le 222 famiglie". Mentre il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, rivolgendo un’interrogazione alla giunta, chiede una legge anti delocalizzazioni.

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