Sant’Orsola, Macron dona 100mila euro

L’azienda di Valsamoggia continua il sostegno alla Fondazione del professor Faldella. Acquistato un macchinario per Pneumologia

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di Francesco Zuppiroli

Macron raddoppia il sostegno alla Fondazione Sant’Orsola. Dopo la donazione erogata durante la prima fase dell’emergenza – con il dono di diecimila mascherine Ffp2 che la Fondazione sta condividendo con le associazioni presenti nel Policlinico – l’azienda bolognese ha devoluto altri 100mila euro per continuare a sostenere gli ospedali felsinei attraverso il progetto ‘Più forti insieme’.

La donazione andrà in particolare al reparto di Pneumologia del professor Stefano Nava. Uno fra quelli che più di altri reparti si è dovuto fare carico della gestione dell’emergenza sanitaria.

Grazie alla Fondazione Sant’Orsola, i proventi donati si sono subito tradotti nell’acquisto di un cicloergometro per braccia e gambe, un’attrezzatura che consente una riabilitazione precoce, utilizzabile anche dal letto di degenza, soprattutto per i pazienti che sono stati in terapia intensiva. Il macchinario prevede infatti tre modalità di training: passivo, assistito e attivo.

Sempre all’interno del progetto della Fondazione ‘Più forti insieme’, rientra anche il sostegno dalle 14 aziende fornitrici di Ima – riunite nel gruppo Sinermatic – che hanno deciso di devolvere quanto avrebbero speso per la tradizionale cena di Natale proprio alla Fondazione.

"In questa seconda fase dell’emergenza – spiega Renzo Ferrari, di IEMA, una delle aziende del gruppo – abbiamo deciso di rimanere a fianco dei nostri ospedali. La crisi è difficile per tutti, ma medici e infermieri sono quelli che si stanno prendendo cura della nostra comunità e anche attraverso questa donazione vogliamo dare loro tutto il nostro sostegno".

Ultimo, ma non per importanza, all’interno di azioni svolte dalla Fondazione c’è anche il nuovo servizio taxi al costo simbolico di un euro per i medici e gli infermieri pendolari.

La Fondazione Sant’Orsola, in collaborazione con Cotabo, lancia dal primo dicembre un nuovo servizio per il personale ospedaliero pendolare. Un modo per agevolare e rendere più sicuri gli spostamenti di chi ogni giorno si prende cura di tutti coloro che ne hanno bisogno. Il servizio, per ora solo per i dipendenti del Sant’Orsola, sarà attivo per tutto il mese di dicembre.

"Se ci saranno le condizioni – spiega il presidente della Fondazione, professor Giacomo Faldella – quest’opportunità potrà essere estesa, come già i servizi di Foresteria e alloggio gratuito, anche al personale di Ausl Bologna e proseguire anche nel gennaio 2021, se l’emergenza sanitaria non dovesse rientrare".

Per usufruire del servizio sarà sufficiente salire su un taxi Cotabo nel parcheggio della stazione ferroviaria o in quello interno al Policlinico, davanti al padiglione 11, e presentare badge aziendale e abbonamento del treno. La tratta in cui è attivo il servizio è quella dalla stazione al Policlinico e viceversa. Il passeggero spenderà soltanto un euro, mentre il resto sarà coperto dalla Fondazione Sant’Orsola.

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