Sante Tura morto, addio al 'guardiano del sangue'. Lutto a Bologna

Aveva 92 anni, è considerato uno dei padri dell'ematologia. E' stato professore dell'Alma Mater, direttore dell'Istituto ematologico del Sant'Orsola e fondatore dell'Istituto Seràgnoli. Venerdì i funerali

L'ematologo Sante Tura è morto a 92 anni (FotoSchicchi)

L'ematologo Sante Tura è morto a 92 anni (FotoSchicchi)

Bologna, 12 ottobre 2021 - Lutto nel mondo della medicina: è morto nella notte il professore Sante Tura, uno dei padri dell'ematologia italiana. Aveva 92 anni. Ne dà notizia la famiglia, affermando che l'ematologo si è spento "serenamente e nell'abbraccio dei suoi cari" nella sua casa di Bologna.

Nella sua lunga carriera è stato professore dell'Università di Bologna, direttore dell'Istituto ematologico del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, fondatore e direttore dell'Istituto "L. e A. Seràgnoli", presidente di Ail e della Società italiana di ematologia.

Fin da giovane laureato nel 1954 si è dedicato allo studio dell'ematologia con entusiasmo e passione.

Si è impegnato nell'applicazione delle terapie più all'avanguardia ed è stato anche chiamato il "guardiano del sangue". Lui si è comunque sempre definito "un medico".

Sante Tura  a maggio del 2019 aveva festeggiato i 90 anni al Sant'Orsola, avendo accanto tutta la scuola di ematologia e i colleghi nazionali e internazionali, che erano presenti all’istituto di ematologia Seragnoli. Aveva salutato così: "Ho tanti collaboratori in giro per il mondo, ma a me non dispiace che non tornino: negli Stati Uniti possono fare qualcosa che noi qui non possiamo fare e da lì arricchiscono tutti. Io sono per la globalizzazione. E a tutti quelli che mi chiedono come faccio a vivere, rispondo così: vivo come se dovessi vivere sempre, però con la valigia in mano".

"Se ne va uno tra i fondatori dell’ematologia in Italia, una persona che ha saputo coniugare impegno, professionalità ed immensa umanità. Se Bologna è un’eccellenza nella lotta alle patologie del sangue lo dobbiamo innanzitutto a lui, alla sua lungimiranza e capacità. Alla volontà e determinazione di curare malattie che, all’inizio della sua carriera di medico, sembravano incurabili e inguaribili". Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ricordano il professor Sante Tura, impegnato nella lotta ai tumori del sangue sin dagli anni Cinquanta.

Il suo successore Michele Cavo, direttore dell'Ematologia del Sant'Orsola, ricorda "la sua passione e il suo impegno nel coltivare la sua missione, sorretta dai pilastri della ricerca, assistenza e didattica".

Anche il neosindaco di Bologna, Matteo Lepore, esprime il suo cordoglio. "Uno dei padri dell'ematologia, un luminare di fama internazionale - lo descrive Lepore - ma sopratutto un medico, che ha elevato l'umanità della cura ad orizzonte di ogni sua ricerca. Lo piange la sua Bologna, con profonda riconoscenza per l'opera di un'intera vita"

La commemorazione al Sant'Orsola e i funerali

Una commemorazione in onore del professore si tiene domani alle ore 13 presso l'aula Chiantore dell'Istituto Seragnoli del Policlinico Sant'Orsola di Bologna.  I funerali sono stati fissati per venerdì 15 ottobre alle 10 nella chiesa di Santa Maria della Misericordia a Bologna. 

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