Schianto in volo tra due ultraleggeri Muore una coppia di bolognesi

Tamponamento in cielo a Trani: le vittime sono Bruno Raccanelli e Jolanda Benassi, di 71 e 69 anni . L’altro pilota è ferito, ma si è salvato grazie a un atterraggio di emergenza. Aperta un’inchiesta

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Scontro in cielo, tra due ultraleggeri. V.R., 57 anni, del Ravennate, riesce a pilotare il suo aereo fino a un campo incolto, dove effettua un atterraggio d’emergenza. Bruno Raccanelli, che ha nell’abitacolo con sé la compagna Jolanda Benassi, non ci riesce. Il velivolo si schianta in contrada Casalicchio, nelle campagne vicino Trani. La coppia, 71 anni lui, 69 lei, muore sul colpo.

È questa la tragica dinamica, le cui cause sono ancora da chiarire, dell’incidente avvenuto ieri mattina nelle campagne pugliesi, a circa 50 chilometri da Bari. I due ultraleggeri erano decollati, assieme ad altri, dall’avio superficie di San Giovanni Rotondo, nel Gargano, diretti verso il Salento, per qualche giorno di vacanza. E adesso sull’incidente la Procura di Trani ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro aviatorio colposo e omicidio colposo plurimo. Il procuratore di Trani, Renato Nitti, e il pm di turno Francesco Tosto sono andati sul luogo della tragedia, nelle campagne fra Trani e Corato, in contrada Casalicchio. Stando a una prima ricostruzione compiuta dagli inquirenti, tra i due velivoli ci sarebbe stato un contatto, una sorta di ‘tamponamento’ aereo. Le cause che lo avrebbero determinato non si conoscono, né è nota l’esatta dinamica. A chiarire entrambe sarà la consulenza di un tecnico che i magistrati nomineranno nelle prossime ore. I due velivoli, che sono stati sottoposti a sequestro, dovranno essere ispezionati dal perito della Procura, anche perché a bordo non ci sono le scatole nere. Al medico legale Antonio De Donno è stato invece affidato il compito di effettuare le autopsie. Durante la prima ispezione cadaverica compiuta sul luogo del disastro, il medico ha riscontrato sui corpi delle vittime gravi lesioni provocate dallo schianto al suolo, ad alta velocità.

Sono invece buone le condizioni del pilota dell’altro velivolo coinvolto nell’incidente. L’uomo è riuscito in qualche modo a governare il piccolo aereo subito dopo la collisione e a effettuare un atterraggio di fortuna in un campo incolto, non molto distante dal luogo in cui è precipitato l’altro ultraleggero, a pochi chilometri dal casello autostradale fra Trani e Corato. Trasportato dai soccorritori all’ospedale Bonomo di Andria, le condizioni del cinquantasettenne non sono apparse preoccupanti. L’uomo si trova ancora in ospedale, dove è tenuto in osservazione. Ha riportato fratture alle costole e una lesione vertebrale. Per lui la prognosi è di 30 giorni e potrebbe essere dimesso già nelle prossime ore. Sarà determinante il suo racconto per poter ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

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