Scontri a Bologna, manganellate e idranti contro i centri sociali / FOTO e VIDEO

Violenti scontri in piazza Cavour tra la polizia e gli antagonisti che stavano cercando di raggiungere piazza Galvani. Sette feriti, grave un poliziotto

Piazza Cavour diventa zona di battaglia (Ansa)

Piazza Cavour diventa zona di battaglia (Ansa)

Bologna, 16 febbraio 2018 - Scene di guerriglia in via Farini, all'altezza di piazza Cavour, dove sono entrati in azione anche gli idranti per fermare la marcia dei circa 600 esponenti dei vari centri sociali cittadini (presenti esponenti di Xm24, Vag61, Crash, Cua, Làbas e Nodo antifascista) che hanno tentato di raggiungere piazza Galvani dove, intanto, era iniziato il presidio elettorale di Forza Nuova a cui hanno partecipato una cinquantina di persone e il leader Roberto Fiore.

image

Il corteo partito da piazza Maggiore ha percorso via Rizzoli e via Castiglione per poi salire verso l'obiettivo degli antagonisti. Ma in un centro completamente blindato, sorvolato a bassa quota anche dall'elicottero della polizia, hanno trovato il fermo sbarramento delle forze dell'ordine all'altezza dell'entrata di Galleria Cavour. La polizia - che aveva già tolto la luce alla zona per ragioni di sicurezza - ha aperto il getto degli idranti investendo il fronte degli attivisti e costringendoli a una veloce retromarcia. Sono stati sparati anche fumogeni.

image

Gli antagonisti hanno risposto con un fitto lancio di bottiglie e l'esplosione di bomba carta. In poche parole si sono assistite a vere e proprio scene di guerriglia nel mezzo di un attonito venerdì di shopping. Bagnati e infreddoliti, i manifestanti hanno riparato verso piazza Minghetti anche se una ventina si è seduto a terra all'incrocio con piazza de' Calderini cantando "Bella ciao". Gli agenti sempre in assetto antisommossa sono schierati di fronte a loro, con alle spalle il camion idrante.

La parte più grossa del corteo, invece, è arretrata verso piazza Minghetti rimettendosi in movimento verso piazza Maggiore dove si è radunata sotto il sacrario dei caduti dove il corteo si è finalmente sciolto. Almeno due antagonisti sono stati denunciati a piede libero per lancio di oggetti pericolosi. Complessivamente, il bilancio parla di 6 feriti tra gli antagonisti e 2 nelle fila delle forze dell'ordine (un poliziotto di Padova è rimasto contuso nell'esplosione di una bomba carta).

image

Intanto, in piazza del Nettuno è in corso il presido organizzato da Cgil, Cisl e Uil assieme all'Anpi, al quale hanno aderito anche numerosi esponenti di Pd e LeU. Sono più di 500 le perone presenti e tTra gli altri sono arrivati Virginio Merola con Matteo Lepore e Alberto Aitini, Stefano Bonaga, Nicola Fratoianni, Riccardo Malagoli, Pierluigi Bersani e Vasco Errani.

image

"Bologna è resterà antifascista e democratica - ha scandito Merola -. Il questore ha ritenuto di non impedire il presidio di Forza Nuova, mi auguro che non ci sia apologia del fascismo. Se ci dovessero essere episodi del genere - avverte - saranno adeguatamente perseguiti con querele del Comune e atti conseguenti della polizia. Voglio che sappiano che a Bologna non hanno cittadinanza: il nazionalismo è la peggiore ricetta per affrontare i problemi che abbiamo". Ma il sindaco (guarda qui il VIDEO integrale) ne ha anche per gli attivisti del collettivo Hobo responsabili del l'interruzione del consiglio comunale in cui un vigile è rimasto gravemente ferito: "Hanno usato metodi squadristi, saranno denunciati e chiedo siano puniti come meritano. Non esiste che si possano essere definiti 'antifascisti' perché la violenza non va bene in una democrazia'"

Tutto questo mentre poco prima delle 13 una settantina di antagonisti sono stati sgomberati in piazza Galvani (FOTO). Le cariche di polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno spostato forzatamente gli antagonisti verso via Farini e sono partite prima le spinte, poi uno scambio di manganellate (VIDEO) da un lato e colpi sferrati con le aste dei cartelli dall'altro. Sono volate anche alcune bottiglie. 

Dopo una sosta in piazza Cavour, i giovani si sono spostati in piazza Minghetti - via Farini è rimasta chiusa al traffico per alcuni minuti - e poi hanno creato un corteo che è arrivato in piazza Maggiore e si è fermato sul lato dell'Archiginnasio. 

image

Già ieri a nulla erano serviti i tentativi del Comune di spostarla in periferia: "Abbiamo provato a chiederlo, ma per motivi tecnici non è stato possibile", ammette l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini, mentre il suo collega di giunta Matteo Lepore (rispondendo a una sollecitazione di Alberto Guidetti della band Lo Stato Sociale) aggiunge che "viene il vomito a vedere sfilare bandiere nere per la città, ma si tratta di un comizio elettorale che la legge italiana permette di svolgere".

image

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro