Scuola Bologna, organici insufficienti e insegnanti sospesi

Il 13 settembre riprendono le lezioni, ma i problemi sono ancora tanti. Tra le conseguenze: classi liceali fino a trenta studenti

Il sindaco Virginio Merola in visita alla materna comunale De Stefani

Il sindaco Virginio Merola in visita alla materna comunale De Stefani

Bologna, 7 settebre 2021 - Quattro giorni al suono della prima campanella, il 13 settembre, e le nebbie non si sono ancora diradate del tutto. Questo mentre ieri mattina, il sindaco Virginio Merola e l’assessore alla Scuola, Susanna Zaccaria sono andati alla materna comunale De Stefani, in via Battaglia, per dare il loro bentornato ai bimbi. Le 68 materne comunali, grazie a 600 tra maestre e dade, hanno infatti riaperto i cancelloni (i nidi, l’8 settembre) a circa 5.000 bimbetti. Piccola novità: a controllare il Green pass obbligatorio del personale comunale non sono più solo i pedagogisti, ma anche i ‘fuori scuola’ ovvero dade, educatrici e maestre inidonee, anche in via temporanea, a lavorare nei nidi e nelle materne. Sempre ieri pomeriggio il Provveditorato ha ri-pubblicato gli elenchi degli insegnanti-supplenti, dalle materne alle superiori, sospesi in via precauzionale neanche 24 ore dopo la pubblicazione venerdì sera. Migliaia di cattedre annuali o di spezzoni di orario - dalle 6 ore in su- che adesso vedranno la presa di servizio (la firma del contratto) dei titolari al massimo nel giro di 48 ore massimo. Ma chi ha l’occhio tecnico non rileva differenze tra la prima e la seconda edizione. "Abbiamo corretto gli errori che erano di nostra competenza", spiega il provveditore, Giuseppe Antonio Panzardi. Quelli in quota al cervellone romano, non si sa bene cosa accadrà. Questa seconda uscita dovrebbe dare po’ di sollievo ai presidi che ora vedono sbloccate la formazione delle classi, che potranno completare l’orario e nel caso di cattedre ancora scoperte procederanno alla nomina di ulteriori supplenti dalle Graduatorie di Istituto (Gi). Ancora in alto mare, invece, gli Ata, il personale tecnico-amministrativo e i collaboratori scolastici, la cui procedura per le supplenze è stata bloccata da quella dei docenti. Usciti questi ultimi, ora gli Ata hanno tempo fino alle 23,59 del 7 settembre per indicare le preferenze. Anche qui l’abbinamento, Ata-istituto, è in capo all’algoritmo ministeriale. Già si incrociano le dita. Ci sono ritardi, visto l’annuncio del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ‘Tutti in classe il primo settembre’, ma anche organici insufficienti: 1.573 studenti in più alle superiori e stesso numero di prof autorizzati da Roma. Risultato: classi pollaio da più di 27 fino a 30 ragazzi perché non si possono sdoppiare le aule. Ad esempio, al liceo Righi le classi da 28 e 30 sono 5 su 13; al liceo Fermi, 24 classi su 68 hanno dai 26 ai 30 studenti (qui c’è anche un problema di mancanza di spazi aggiuntivi); al liceo Copernico, circa 30 classi su 63 hanno più di 27 studenti, ma non oltre i 30. Nebbia fittissima sull’organico Covid: insegnanti e dade in più autorizzate da Roma per rafforzare gli apprendimenti i primi, e il rispetto delle norme anti Covid le seconde. Nel 2020, Istruzione e Mef sganciarono, per l’Emilia Romagna, circa 150 milioni che portarono all’assunzione annuale di prof e collaboratori scolastici in più. Quest’anno, invece, l’assegno ammonta a 34 milioni di euro e i contratti hanno scadenza al 31 dicembre, quando dovrebbe essere annunciata la fine dello stato di emergenza.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro