Scuola Bologna, caso scioperi e giorni extra: il Comune si sfila

L’assessore Ara: "L’apertura di giugno chiesta dalla preside dell’Ic15 non è compensativa. Io non c’entro nulla, una tempesta inutile"

Caos sui giorni di scuola extra a giugno in una scuola elementare di Bologna

Caos sui giorni di scuola extra a giugno in una scuola elementare di Bologna

Bologna, 19 maggio 2022 - Sul brutto pasticcio dell’elementare Croce Coperta, giorni extra dopo la chiusura del 4 giugno per recuperare otto giorni di sciopero, l’assessore alla Scuola, Daniele Ara parla di "tempesta in un bicchier d’acqua", chiamandosi fuori con un "Io non c’entro nulla", e spiegando che è dalla preside, Eloisa Denia Cosimo, che "è emersa la proposta di implementare a giugno, con una nostra offerta in più, il progetto ‘Scuole d’estate’ del ministero dell’Istruzione, rafforzando eventuali risorse dello Stato, per venire incontro alle famiglie".

Inoltre, parla anche di un ipotetico fraintendimento dei docenti: "Forse qualche lavoratore l’ha letta così. Sono finito in mezzo a una cosa dove io però non c’entro niente". A verbale rimangono, comunque, 130 no a questo progetto. Infine, aggiunge Ara, "se in quella scuola ci sono più scioperi della media, quella comunità scolastica può fare una riflessione".

Comunque sia una pessima pagina. A scatenare il casus belli, genitori dell’elementare Croce Coperta che, a fronte di un alto tasso di adesione ai vari scioperi delle loro dade, prima sono andati dalla preside a lamentarsi, poi hanno scritto al Provveditore Giuseppe Antonio Panzardi. Infine hanno chiesto e ottenuto un incontro con Ara e la presidente del Quartiere Navile, Federica Mazzoni.

Sul tavolo la volontà, non si capisce a che titolo, di comprendere perché le dade scioperassero così tanto e se si potesse risolvere il problema. Da lì, la ricostruzione dei fatti, sul chi propone cosa, si fa un po’ nebulosa. Di certo c’è che il 10 maggio, denuncia Massimo Betti di Sgb, in Collegio dei docenti la preside propone un progetto educativo con un’apertura extra di Croce Coperta dal 6 all’11 giugno per "compensare" gli otto giorni complessivi di sciopero. Scopo: far socializzare i bambini. Il progetto vede il via libera del Comune, in particolare di Ara e Mazzoni. I docenti chiedono l’estensione a tutte scuole del comprensivo. Proposta bocciata. I 130 affossano l’apertura extra a giugno per una questione sindacale, non certo per non stare con i ragazzi. Del resto lo scorso anno le elementari Casaralta e succursale, Dozza e Croce Coperta sono state aperte due settimane a giugno proprio con i fondi del Miur.

Piccola curiosità: il ministero, quest’anno, ha dato il via libera a questa opportunità solo una manciata di giorni fa, quindi ben dopo il Collegio e i vari incontri. Dal canto suo la preside nega di aver mai pronunciato il termine compensazione né tanto meno di aver accennato allo sciopero. Anzi: con quella idea avrebbe dato una risposta educativa alla domanda espressa dalle famiglie.

Ara ricorda di essere andato "a un incontro chiesto dai genitori insieme alla dirigente e alla presidente del Quartiere. Loro ci hanno detto di questo problema degli scioperi e noi tutti abbiamo spiegato che è un diritto, quindi non siamo entrati nel merito di quello. Ci siamo messi a disposizione dei genitori per eventuali progetti che implementino le opportunità di quella scuola, che è una bella scuola e tra le più radicate". Da lì, continua l’assessore, è uscita la proposta della preside sull’apertura extra. Dopodiché, alza le mani Ara, "non so come sia stata trattata all’interno della scuola, ma assolutamente da parte mia non è collegata agli scioperi. Non è che si fa un progetto in più perché i bambini sono andati meno a scuola per gli scioperi. Sarebbe proprio sciocco pensare a una compensazione del genere, sono due livelli diversi" "Nessuno tocchi i lavoratori" esordisce Betti che prende atto di come "Ara sia tornato indietro rispetto al pastrocchio che ha combinato. Ara, tuttavia, non è l’unico della Giunta cui servirebbe una lezione di relazione sindacali. Forse si eviterebbe qualche ulteriore pastrocchio futuro".

 

 

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