Occupazione in via Stalingrado a Bologna, sgombero e attivisti in corteo

Lo stabile era stato occupato lo scorso 19 novembre per protesta contro il caro affitti e l’emergenza casa dal collettivo Infestazioni. Il questore: "Stabile pericolante, intervento necessario"

Bologna, 13 dicembre 2022 - Polizia schierata in via Stalingrado e traffico in tilt. Nella mattinata di ghiaccio è iniziato l’ennesimo sgombero di questo 2022. Lo stabile - in via Stalingrado 31 - era stato occupato lo scorso 19 novembre per protesta contro il caro affitti e l’emergenza casa dal collettivo Infestazioni. Sgombero che è poi diventato un blocco stradale (con non pochi disagi) e un corteo, partito in direzione della Bolognina. Dopo aver attraversato le strade del quartiere, la manifestazione è arrivata fino alla tettoia Nervi e poi in piazza dell'Unità, dove i manifestanti si sono dispersi.

Il corteo è arrivato sotto la Tettoia Nervi (Fotoschicchi)
Il corteo è arrivato sotto la Tettoia Nervi (Fotoschicchi)

Via Stalingrado è stata chiusa  (e poi riaperta) all'incrocio con Via Liberazione in entrambi i sensi di marcia. Mentre alcuni si sono asserragliati in una struttura per bambini su un albero fuori dall'edificio, per poi scendere e raggiungere gli altri attivisti. Un gruppo di loro ha anche aggredito verbalmente i cronisti sul posto. Lungo via Stalingrado sono schierati una decina di blindati delle forze dell'ordine, oltre a una trentina di membri dei collettivi. Gli agenti sono intervenuti all'interno dell'edificio.

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Il questore: "Lo stabile è pericolante"

"Si è reso necessario dare esecuzione al provvedimento dell'autorità giudiziaria in quanto lo stabile è pericolante e quindi anche per la stessa incolumità degli occupanti - ha detto il questore, Isabella Fusiello -. Non si sono registrati momenti di tensione tra le forze dell'ordine e gli occupanti, per cui la situazione è abbastanza tranquilla".

Forze dell’ordine in fila e via Aldo Moro Bloccata

“Il 1312 arriva l’ennesimo sgombero - comunicano gli attivisti di infestazione sul loro sito -. Nonostante quanto si faccia per uccidere le alterità che rivendicano altri modi e altri mondi, la risposta arriva sempre più forte. Contro ogni muro, contro ogni gabbia, contro ogni frontiera, siamo ancora qua e toccherà urlare sempre più forte. Stamattina le compagne e i compagne hanno deciso di fare i pupazzi di neve su una casetta sull’albero mentre i veri pupazzi stanno giù a condannare l’ennesimo spazio alla polvere.  Abbiamo chiamato un presidio in via Stalingrado, oggi pomeriggio è prevista una nuova chiamata e sabato accenderemo i sound system e attraverseremo la città. Non è finito niente".

Sgombero in via Stalingradi a Bologna (FotoSchicchi)
Sgombero in via Stalingradi a Bologna (FotoSchicchi)
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