Sgombero a Bologna in via Stalingrado, Begaj: "Strada bloccata? Non per i manifestanti"

Il consigliere: "Cordone di forze dell'ordine degno di un'operazione militare". Le testimonianze dei tanti automobilisti imbottigliati: "Traffico insostenibile"

Lo sgombero in via Stalingrado e il cordone di polizia

Lo sgombero in via Stalingrado e il cordone di polizia

Bologna, 13 dicembre 2022 - Via Stalingrado e viale Aldo Moro bloccate per ore a causa dello sgombero degli attivisti da uno stabile occupato. Un punto nevralgico e di transito, che collega il centro alla tangenziale. Nonostante l’intervento della Polizia che ha garantito la ripresa progressiva della circolazione, la rabbia degli automobilisti si è fatta sentire. “Il traffico è agghiacciante, e va a scapito di tutti noi lavoratori, che arriviamo in ritardo sul posto per colpa di questo scenario”.

Scenario che lascia senza parole anche un’altra automobilista: “A ogni episodio simile, equivale il blocco di strade e macchine, non è possibile”. La resistenza del collettivo rende ancora intransitabile viale Aldo Moro. “Con questo incolonnamento non arriverò in orario - spiega un uomo-. Il traffico non è accettabile per chi ha degli orari da rispettare”. Gli occupanti continuano a urlare i propri voleri, e lo fanno anche i conducenti: “È invivibile uscire di casa e rimanere imbottigliati in strada. Bisogna risolvere la situazione”.

Begaj: "Traffico Bloccato? Non da sgomberati"

Nel pomeriggio, il consigliere comunale di Coalizione civica Detjon Begaj ha detto: "La mobilità si è paralizzata questa mattina a causa di un dispiegamento di forze dell'ordine degno di un'operazione di carattere militare più che di ordine pubblico, tutta a spese dei contribuenti rimasti imbottigliati nel traffico".

"Le destre credono che per fare opposizione basti rovesciare la realtà: la città e gli automobilisti che dicono sempre di difendere sono stati bloccati per ore, mentre andavano al lavoro, a causa delle operazioni di sgombero, non di certo a causa dell'atto di occupazione di un immobile vuoto", afferma Begaj. "Chi tifa il tintinnio delle manette di precari, giovani e attivisti (ed è garantista solo con i propri dirigenti politici) sono gli stessi che pensano di fermare l'immigrazione tenendo bloccate le persone nei porti come fossero merci, che pensano di cancellare le identità di genere negando che esse esistano, che definiscono 'scimmie' i tifosi marocchini che festeggiano la propria nazionale di calcio".

Ma per chi arriva da fuori città, la situazione pare surreale: “Arrivo da Milano - racconta un conducente -. Vedo queste scene ogni giorno, ma è veramente insostenibile. Basta! Danno una brutta immagine alla città”. Tanti anche i conducenti che hanno perso le speranze. “Ci sono occupazioni ogni giorno, e il traffico peggiora sempre di più, soprattutto in un punto così transitato. È disagiante”.

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