Simone Verdi, la fidanzata di Bologna e quel rimpianto di gennaio

Bologna, 23 febbraio 2022 - A Casteldebole e all’Isokinetic, rispettivamente la sua ex casa calcistica e il luogo di lavoro della fidanzata Laura, lo sanno anche i muri: a gennaio Simone Verdi avrebbe fatto carte false pur di tornare a vestire la maglia del Bologna. E invece il Torino, cedendo al pressing di Walter Sabatini, lo ha spedito in prestito ‘secco’ alla Salernitana, dove Verdi ha bagnato il debutto rifilando una doppietta allo Spezia (col Milan è stato tenuto a riposo per un lieve affaticamento), che è il biglietto da visita con cui sabato si ripresenterà all’Arechi, pronto a sfidare la squadra che lo aveva reso grande e le cui casse quattro anni fa fece ricche.

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Ma anche certe plusvalenze non si dimenticano. Fu Bigon a rilevare il cartellino di Verdi dal Milan nell’estate 2016 in cambio di 1,5 milioni. Nulla in confronto ai venti incassati dal Bologna due anni dopo, quando Simone passò al Napoli. Prima c’era stato il suo gran rifiuto, che aveva scaldato i cuori rossoblù. "Non vado al Napoli, semmai ci penserò a giugno", disse Verdi a gennaio, spiazzando i suoi dirigenti che avevano già concluso l’affare nonché Saputo, che alla cena di Natale aveva annunciato la trattativa ai giornalisti.

A giugno poi Simone al Napoli ci sarebbe andato per davvero, insieme all’inseparabile Laura, trovando sotto il Vesuvio il suo secondo ‘amore’: la bellissima gatta Gianna. Simone, Laura e Gianna sia nell’anno di Napoli che nei due anni e mezzo al Torino sono stati un trio inseparabile. E da un paio di giorni lo sono anche a Salerno, nella bella casa che si affaccia sul mare a cui il vento porta il dondolio delle vele insieme al grido dei gabbiani.

Dietro la poesia, però, in casa Verdi cova la voglia di rilanciarsi. Napoli e Torino sono state due avventure che gli hanno portato poca gloria e molti rimpianti. A luglio Simone compirà trent’anni. Un mese prima metterà la chiesa al centro del villaggio sposando Laura, futura consorte che di cognome fa Della Villa ed è figlia di Stefano, fondatore e presidente del centro di riabilitazione che fu teatro del colpo di fulmine tra i due.

Da allora l’ex Verdi ha dato un solo dispiacere al Bologna: 20 dicembre 2020, Torino-Bologna 1-1, nel giorno in cui Da Costa fece harakiri spendendo nella propria porta un’innocua punizione calciata da Simone. Sabato sul prato dell’Arechi, per il Bologna, per Verdi e per la Salernitana, conterà molto di più. E non ci sarà spazio per amarcord e rimpianti.