Droga, soldi falsi e videopoker manomessi: tre arresti

Nei guai un noto ristoratore, che avrebbe fatto da intermediario in un giro di 10.000 euro falsi che da Napoli dovevano essere 'piazzati' a Bologna

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Bologna, 9 febbraio 2015 - Un complesso ‘giro’ di attività illegali, dal traffico di soldi falsi allo spaccio di droga, fino alla manomissione di videopoker e slot machine. È quanto ha scoperto la polizia di Stato di Bologna al termine di un’indagine avviata più di due anni fa, e che venerdì ha portato all’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare, chieste dal Pm Giampiero Nascimbeni e firmate dal Gip Bruno Perla.

Fra i tre indagati, e l’unico a finire in carcere, c’è Ciro Cuomo, noto ristoratore bolognese, già finito nei guai in passato anche per usura ed estorsione e nipote del ‘re del tabacco di contrabbando’ Gerardo. L’accusa per il 56enne è di furto aggravato e commercio di denaro falso.

Secondo gli investigatori della squadra Mobile, l’uomo avrebbe fatto da intermediario in un ‘giro’ di 10.000 euro falsi, che da Napoli dovevano essere smerciati a Bologna; l’accusa di furto è relativa invece alla manomissione degli apparecchi videopoker in alcuni bar della città, svuotati con finte vincite, in alcuni casi con la complicità dei gestori.

Per quest’ultima vicenda, l’uomo era stato arrestato in flagranza nel dicembre 2012. L’indagine della ‘Mobile’ ha coinvolto anche il figlio D. C., 32anni, finito agli arresti domiciliari per spaccio di alcuni grammi di cocaina, oltre che per avere aiutato il genitore nei traffici con i soldi falsi. Con loro è indagato, solo per spaccio di droga, anche M. F. 34 anni, anche lui bolognese, per il quale il giudice ha disposto l’obbligo di firma.

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