Stati generali, il centrodestra disegna la città

Partono martedì i tavoli tematici con sindacati, categorie, comitati e ordini professionali. Lisei (FdI): "Ci daranno idee utili al programma"

Migration

di Luca Orsi

Il centrodestra si prepara agli Stati generali. Un "percorso di ascolto della città" – dal 27 aprile al 7 maggio – organizzato per raccogliere da associazioni di categoria, sindacati, comitati, terzo settore e ordini professionali "idee, progetti e proposte per migliorare Bologna". Con una domanda di fondo: "Quali sono le priorità?".

All’invito, spiega Marco Lisei (Fratelli d’Italia) – organizzatore dell’iniziativa insieme con Giuseppe Vicinelli (Lega) e Valentina Castaldini (Forza Italia) – "hanno risposto oltre cinquanta realtà cittadine". Fra queste, Cisl, Uil e Ugl, Ascom, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura e Cna, Uisp e associazioni sportive, Ordine dei medici, Ordine dei commercialisti.

I partiti, afferma Lisei, capogruppo di FdI in Regione, "ascolteranno soltanto, non interverranno agli otto tavoli tematici, da cui usciranno contributi utili alla stesura del programma del centrodestra, condiviso e unitario", per le elezioni del sindaco, a ottobre.

Gli Stati generali "sono un forte segno di unità della coalizione", commenta Vicinelli, sindaco di Sant’Agata Bolognese. E "marcano una profonda distanza dal centrosinistra, dove stanno litigando su nomi, correnti e poltrone, in vista di un programma elettorale che sarà preconfezionato". "Noi invece – aggiunge Lisei – ragioniamo in modo diametralmente opposto. Partiamo da un programma che nasce anche da un attento ascolto dei bisogni e dei problemi della città. Solo in un secondo momento penseremo a individuare il miglior candidato sindaco possibile".

Fra i temi affrontati ai vari tavoli ci sono lavoro, commercio, innovazione, imprese, famiglia, giovani, scuola e disabilità. E ancora welfare, politiche abitative,, sanità, ambiente, mobilità (caldissimo il tema dei progetti di Passante di mezzo e tram, bocciati dal centrodestra), infrastrutture. Si chiuderà con università e internazionalizzazione, transizione digitale, cultura, turismo e sport.

"Gli Stati generali ci aiuteranno a disegnare la città che vogliamo immaginare", dice la Castaldini, capogruppo di FI in Regione. Il centrodestra "ha ambizioni di governo anche a Bologna, e lavorerà per costruire un’ipotesi innovativa, alternativa al centrosinistra, di cui questa città ha estremo bisogno".

All’invito di Lega, FdI e FI c’è però "chi non ha neppure risposto", sottolinea Lisei. Almeno fino a oggi. Fra questi, Cgil, Arci e Legacoop, realtà che gravitano nell’orbita del centrosinistra "e che evidentemente preferiscono sottrarsi al confronto sui temi che interessano tutta la città".

"Noi abbiamo invitato tutti, a 360 gradi, perché rispettiamo tutti", precisa Lisei. "Ci piacerebbe che lo stesso rispetto fosse ricambiato. Purtroppo questo salto di qualità il centrosinistra non è ancora in grado di farlo". "Dispiace – commenta la Castaldini – che ci sia chi ha timore del confronto con chi si oppone a chi governa Bologna. Ma la cosa non mi stupisce".

Agli Stati generali è prevista la presenza di uditori permanenti. Si tratta di forze civiche o politiche – di centrodestra o vicine alla coalizione – interessate a dare il loro contributo alle elezioni comunali. Fra queste ci sono Bologna Civica (di Giancarlo Tonelli e Gianluca Galletti), Bologna Forum Civico (con Manes Bernardini, Giovanni Favia e Stefano Sermenghi), Bologna ci piace (di Fabio Battistini, già in campo come candidato sindaco con la sua lista civica), Cambiamo!, partito di Giovanni Toti e Noi con l’Italia, partito guidato da Maurizio Lupi.

Alla fine del percorso, elaborato il programma, il centrodestra sceglierà il candidato sindaco. "Siamo orientati a una figura civica", conferma Vicinelli. Ma "nulla esclude che, alla fine, il candidato possa essere un politico. È presto per parlarne. E non ci sono nomi sul tavolo".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro