Festa dell'Unità e voto: doppi turni per i volontari

La kermesse del Parco Nord partirà il 25 agosto in piena campagna elettorale. Caciolli (organizzazione Pd): "Nessuna criticità, ma non li sovraccaricheremo"

Un volontario riempie alcuni piatti di tagliatelle alla Festa dell’Unità

Un volontario riempie alcuni piatti di tagliatelle alla Festa dell’Unità

Bologna, 23 luglio 2022 - Volontari che dovranno sdoppiarsi tra campagna elettorale e stand gastronomici, dibattiti politici che potrebbero essere messi in pericolo da candidature dei big ospitati dall’altra parte dello Stivale, situazioni in divenire di altra natura che potrebbero dover far rimodulare alcune parti del programma. Sono questi i principali nemici della Festa provinciale dell’Unità 2022, che partirà giovedì 25 agosto al Parco Nord a soltanto tre giorni (il limite è il 22 agosto) dalla chiusura delle liste per le elezioni Politiche del 25 settembre. Tutti insieme appassionatamente, voto e Festa, come l’anno scorso quando a inizio ottobre c’erano le urne comunali. Solo che stavolta, tutto è stato spostato all’indietro (le Politiche sarebbero dovute arrivare nel maggio del 2023) e la macchina della Festa del Parco Nord era già cominciata. Ma niente panico, dicono gli organizzatori. Il tema principale è quello dei volontari, generosissimi, che saranno chiamati agli straordinari (e già al Savena mesi fa saltò la Festa, ma in quel caso il motivo era il Covid). "Si creerà uno sforzo eccezionale – racconta Lele Roveri, papà dell’Estragon e organizzatore della kermesse –. Di sicuro tanti volontari si divideranno tra la campagna nei loro Comuni e il servizio nell’area della Festa. Ma è tutto sotto controllo, magari dovremo solo applicare un’attenzione in più nell’incrociare i loro turni con gli eventi e i dibattiti che ci saranno". I menù non cambieranno. "Siamo assolutamente in linea con gli altri anni, anzi siamo contenti perché le elezioni anticipate daranno alla Festa un’attenzione particolare, e noi come sapete facciamo particolare attenzione ai conti – aggiunge Roveri –. Per quanto riguarda gli eventi musicali legati alla Festa non possiamo ancora dare delle anticipazioni, ma posso dire che alcuni artisti saranno di richiamo per la fascia che funziona meglio in questo momento, i teenager". Infine l’accenno agli eventi per i 30 anni dell’Estragon. "Inizialmente pensavamo di celebrarli all’arena del Parco Nord, direi che però abbiamo deciso di partire della Tettoia Nervi e poi creare un festival diffuso che coinvolga anche l’Estragon e il centro della città. Vedremo, ci lavoriamo".

Anche Giulia Caciolli, responsabile dell’organizzazione per la Federazione provinciale Pd, non teme particolari criticità. "Cercheremo di non sovraccaricare i nostri volontari, ma non c’è nulla da stravolgere rispetto a quello che è stato già impostato – spiega Caciolli –. Questa campagna elettorale non ci coglie impreparati. Stiamo lavorando per avere più ristoranti rispetto ai nove dell’anno scorso, come sempre quello del Parco Nord sarà un momento importante per confrontarci sui temi più attuali". Dal Cannabis talk allo Ius Soli, dalla parità di genere ai salari. "Sì, il Parco Nord è sempre stato un traino di voti e di idee per tutta Italia. Siamo stati convocati in maniera permanente dalla segretaria Mazzoni – aggiunge Caciolli –, questa situazione ci permette di non stravolgere nulla, ma di affinare tutti, ci siamo abituati". Sui dibattiti servirà elasticità. "Speriamo di non avere problemi, anzi qualche big in più magari ci sarà". E i Cinque Stelle ci saranno? "Saremo coerenti con la coalizione che si presenterà al voto".

 

 

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