Studentati, il piano Unibo "Quasi 800 posti in più"

L’obiettivo per il 2026. In via Filippo Re una nuova residenza con 72 alloggi. Fd’I e Lega: "Lepore cambi il Piano urbanistico per aumentare l’offerta".

Studentati, il piano Unibo  "Quasi 800 posti in più"

Studentati, il piano Unibo "Quasi 800 posti in più"

Il caro affitti morde e gli studenti protestano. L’Alma Mater fa la sua parte, procedendo con ’il piano studentati’. Obiettivo: creare 771 posti letto in più nella cittadella universitaria entro il 2026. Ieri, in commissione Urbanistica, il professore dell’Unibo Gian Luca Morini ha illustrato la delibera (che approderà in consiglio lunedì) per portare avanti il nuovo complesso ’Re Viola’ in via Filippo Re per 72 nuovi alloggi. Un progetto, di fianco all’orto botanico, che mira a valorizzazione l’intera zona come "parco cittadino e universitario", puntando a eliminare i parcheggi interni, in un’ottica di mobilità green, caposaldo dell’amministrazione.

Il nuovo studentato (che si svilupperà su tre piani) si ricaverà demolendo e ricostruendo l’edificio universitario di via Filippo Re 10, ricavando una settantina di alloggi, tre grandi aule didattiche per i corsi di Scienze dell’Educazione e due sale studio. La nuova struttura si prevede veda la luce entro il 2026.

Così come gli altri studentati: una porzione del Convento di San Giuseppe Sposo, in via Bellinzona 6, diventerà una nuova residenza universitaria con 89 posti, mentre lo studentato del Battiferro ne avrà 131. Già operativo, invece, la residenza universitaria Umberto Eco a Scienze Politiche (40 alloggi). Diventeranno realtà, rispettivamente nel 2024 e nel 2025, gli studentati ’Baricentro’ in via Zamboni e ’Bertalia’ al Lazzaretto.

Non si placa, intanto, la polemica politica. Il sindaco Matteo Lepore insiste sull’utilizzo delle caserme per creare alloggi, con il rettore Giovanni Molari che propone di calmierare i canoni con i fondi del Pnrr. Fratelli d’Italia, con il capogruppo Stefano Cavedagna, punta il dito contro l’amministrazione: "Le ex caserme, di cui tanto Lepore parla, avevano degli appositi protocolli applicativi per valorizzarle, ma il Comune negli ultimi tre anni non ha fatto niente per questo. Venga poi quanto prima modificato il Pug (il Piano urbanistico generale) per aumentare l’offerta di abitazioni. E il sindaco pensi alle sue responsabilità piuttosto che attaccare il governo...". Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo leghista, Matteo Di Benedetto: "Si sblocchi il piano urbanistico per permettere al settore edilizio di costruire studentati con più agilità e meno burocrazia. La sinistra faccia mea culpa".

ros. carb.

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