"Studente modello, aveva appena dato la maturità"

Giovanni non vedrà mai quell’88 centesimi scritto sul tabellone, segno della sua splendida maturità. Il suo diploma, per ora, rimarrà in un cassetto. I genitori decideranno il da farsi. Dopo l’orale, mercoledì, Giovanni ha salutato i compagni, ha stretto la mano ai suoi prof tra mille ‘Buone vacanze’. "Era solare, stava bene. Era contento di come fosse andato l’Esame di Stato", rivela con voce commossa Michele Tonin, prof di Italiano nonché coordinatore della classe di Giovanni Gandolfi. Ora l’Itis Belluzzi Fioravanti lo piange. La notizia della sua morte si è abbattuta sull’istituto di via Cassini come un fulmine a ciel sereno, lasciando il preside Edoardo Soverini, i prof della V ACF, la sua classe, e i compagni attoniti.

"Rimarrà sempre nei nostri pensieri", sussurra Tonin. "Era un ragazzo esemplare, è non lo dico così per dire: era davvero esemplare, equilibrato, concreto, una serietà fuori dal comune. Aveva superato la maturità in modo brillante – osserva il preside che più volte si era fermato a parlare con lui –. La sua morte è una tragedia". Giovanni, sottolinea il docente, "era un grande". Nessuna falsa modestia, "era un grande davvero: studiava e lavorava". La mattina sui banchi in via Cassini; il pomeriggio alla Gilli Torneria Automatica dove aveva cominciato a lavorare in regola alcuni anni fa dopo lo stage ("Non se lo sono fatti scappare") e dove, in questi giorni, aveva agguantato il contratto a tempo indeterminato. "Era pieno di progetti – ricorda il professore di Italiano –. Da quando era in seconda e aveva imboccato la strada, il suo è stato un percorso di assoluta eccellenza, un vero modello per tutti". Nessuno vuole credere a ciò che è accaduto. "Non ci sono parole: questo è il momento clou nella vita di ogni studenti e ora siamo qui sconvolti dal dolore"

f. g. s.

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