Stupro a Bologna, ha un nome il secondo bruto della turista 22enne

Anche l’amica forse è stata abusata, ma non ricorda nulla: il sospetto è che siano state drogate. E dai video spunta un terzo complice

Il cerchio della polizia si sta stringendo anche sul secondo uomo

Il cerchio della polizia si sta stringendo anche sul secondo uomo

Bologna, 25 agosto 2022 - Il cerchio della polizia si sta stringendo anche sul secondo stupratore della turista ventiduenne. La Squadra mobile, attraverso l’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza ha identificato un altro uomo, su cui adesso si stanno facendo accertamenti per capire se effettivamente sia lui l’altro che, assieme a Hamra Zakrani, ha abusato per una notte della ragazza.

Stupro alla turista a Bologna, chiusi due bar

Le telecamere hanno ripreso passo per passo la violenza. E dove non sono arrivate sono intervenuti i testimoni, che hanno collaborato per far arrestare Zakrani. Adesso, proprio da quei video, pare spuntare un terzo ragazzo, di origina caucasica, che avrebbe preso parte alla prima fase della violenza sessuale, avvenuta in Largo Respighi. Anche su di lui la polizia sta indagando in queste ore.

Il giovane dopo la violenza si sarebbe allontanato, lasciando la ventiduenne sola con Zakrani. Che poi, però, in piazzetta Molinari Pradelli, sarebbe stato visto dai due ragazzi centrafricani in compagnia di un altro giovane, questa volta magrebino, fuggito all’arrivo della polizia. Una vicenda sempre più torbida, di cui la vittima sentita dai poliziotti, non ricorda quasi nulla. La ragazza ha infatti riferito soltanto di aver parlato, durante la serata, con un ragazzo nordafricano che voleva convincerla che si conoscevano da tempo; e poi dei due testimoni, che le chiedevano se il ragazzo con cui si trovava era davvero il suo fidanzato, altrimenti avrebbero chiamato la polizia. Anche l’amica ventenne che era con lei è stata sentita dai poliziotti, coordinati dalla pm Elena Caruso.

La ragazza ha raccontato che, mentre si trovava con l’amica all’interno di un bar di via de’ Castagnoli, era stata avvicinata da due ragazzi, che avevano proposto loro di fare sesso. Da quel momento in poi la ragazza non ricordava però più niente. Neppure quando si era divisa dall’amica. La ventenne aveva però dei vistosi segni addosso, al collo, al seno e a una guancia, motivo per cui aveva acconsentito a farsi fotografare dalla Scientifica, senza però sporgere denuncia.

Un fatto che potrebbe, all’esito delle indagini, rendere ancora più pesante la posizione dell’arrestato e degli eventuali indagati che arriveranno per questa terribile vicenda. Il racconto della amica della vittima, così come quello, pieno di momenti di buio, della ventiduenne, fa presupporre che le ragazze possano anche essere state sedate con la droga dello stupro: la giovane finlandese, infatti, sottoposta in ospedale all’alcol test, era risutata sì ubriaca, ma non così tanto da perdere conoscenza e da non riuscire più neppure a muoversi in maniera autonoma.

 

 

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