Stupro a Bologna, sos sicurezza in zona universitaria: "Notti fuori controllo"

Ma i residenti concordano: la situazione è migliorata dopo il giro di vite del questore Fusiello "Il nostro timore? Gli ubriachi, violenti e pericolosi"

Una serata in piazza Verdi, cuore della zona universitaria. Largo Respighi è a pochi passi

Una serata in piazza Verdi, cuore della zona universitaria. Largo Respighi è a pochi passi

Bologna 23 agosto 2022 - Lo stupro della turista finlandese in Largo Respighi da parte di uno, forse due uomini. Una coppia che amoreggia a favore di telecamere e di passanti appoggiata a una colonna davanti a un locale di via Zamboni. Poi, i dati di cronaca più spicciola: episodi di spaccio, violenza, risse (l’ultima, tra via Zamboni e via San Vitale, è di dieci giorni fa) e danneggiamenti, spesso – troppo spesso – hanno come teatro la zona universitaria: piazza Verdi, Aldrovandi, Largo Respighi, via Petroni. E ora che le lezioni sono sospese e gli studenti non ci sono, la zona rischia di essere più che mai abbandonata nelle mani di balordi, con buona pace di chi addita i giovani come principale causa del degrado di quel lato di città.

Stupro a Bologna, ha un nome il secondo bruto della turista 22enne

"Forse semplicemente i ’disperati’ che girano nella nostra zona è più evidente d’estate, perché gli studenti non ci sono e i bolognesi sono in vacanza – riflette Giuseppe Sisti, residente e portavoce dell’associazione di via Petroni –, ma le facce alla fine sono sempre quelle. La zona universitaria non è il paradiso, è evidente. Neanche il Bronx però, ci tengo a dirlo. E le cose di recente sono un po’ migliorate". Certo, non abbastanza perché una ragazza possa camminare da sola per strada, la sera, senza avere paura, evidentemente.

"Una ragazza da sola, di sera, deve stare attenta in certe vie, è vero – prosegue Sisti –, ma alcune strade pure io le attraverso in fretta e con aria guardinga, anche di giorno". Un miglioramento però di recente si è notato soprattutto per quanto riguarda lo spaccio: "Si vedono molto meno i ’soliti’ pusher. Ce n’era un gruppetto, qui in via Petroni, che si riuniva tutte le sere davanti al civico 32. Ora si vede solo sporadicamente, la domenica magari. Merito del super lavoro delle forze dell’ordine: polizia e carabinieri si sono dati molto da fare nelle ultime settimane, e arresti, maxi inchieste anti droga e pure i numerosi espatri che ci sono stati hanno contribuito a rendere l’area più vivibile. Anche se di notte va comunque presa ’con le molle’, come si dice: da fare ce n’è ancora".

L’episodio specifico della violenza però "è un caso che ci auguriamo isolato. È terribile e deplorevole, non dovrebbero mai accadere certe cose".

Altri episodi dalla gravità fortunatamente minore sono però quasi all’ordine del giorno. In particolare le risse, che negli ultimi mesi si sono susseguite numerose, e che spesso sono provocate da gang di giovani oppure da persone in evidente stato di ebbrezza.

"I borseggiatori non mancano, qui come in tante altre parti della città – sottolinea il residente –, ma qualche ’incidente’ di percorso capita. Qualche giorno fa ho dato un colpo di clacson, dalla mia auto, a un uomo completamente ubriaco che camminava in mezzo alla strada. Mi sono dovuto chiudere dentro con la sicura, perché si è infuriato e ha iniziato a minacciarmi di morte...".

Concorda Eugenio Micele, che abita in via delle Belle Arti: "È un episodio gravissimo, speriamo venga severamente punito. La zona universitaria è in una condizione pessima, nonostante gli sforzi del questore Isabella Fusiello, che si sta molto impegnando in questo senso ed effettivamente da quando c’è lei i controlli delle forze dell’ordine, in divisa e in borghese, sono aumentati. Ma dobbiamo avere il coraggio di dire che certe facce note, tutti stranieri, bivaccano in via delle Belle Arti, davanti a Palazzo Bentivoglio o alla Pinacoteca, a tutte le ore e specialmente la notte. Spacciano e si ubriacano, diventano aggressivi. Io sono a favore dell’accoglienza e di aiutare chi è in difficoltà, ma non chi delinque. Queste persone non hanno un lavoro? Perché è loro consentito di comportarsi in questi modi? E il danno è per tutta la città: il biglietto da visita che presentiamo ai turisti stranieri non è certo dei migliori".

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro