Stupro sulla turista finlandese a Bologna: caccia al secondo uomo

La ventiduenne aggredita si trovava in città con un’amica: era ubriaca e quasi priva di sensi. Soccorsa da due centrafricani

Stupro sulla turista finlandese a Bologna: è caccia al secondo bruto

Stupro sulla turista finlandese a Bologna: è caccia al secondo bruto

Bologna 24 agosto 2022 - Era arrivata da due giorni in città. In vacanza con un’amica, per conoscere Bologna e divertirsi. Ma per la ventiduenne finlandese ora Bologna, il suo centro, la sua gente sono solo un incubo. Il ricordo confuso di una violenza di gruppo, durata una notte. E adesso uno dei suoi stupratori è ancora a piede libero.

Aggiornamento Stupro a Bologna, ha un nome il secondo bruto della turista 22enne

Leggi anche: 

Approfondisci:

Stupro a Bologna, sos sicurezza in zona universitaria: "Notti fuori controllo"

Stupro a Bologna, sos sicurezza in zona universitaria: "Notti fuori controllo"

La terribile vicenda, che lascia senza fiato per la crudezza, è avvenuta la notte tra venerdì e sabato. E si è consumata tra largo Respighi e piazzetta della Pioggia. Dove solo grazie all’intervento di due ragazzi centrafricani ha avuto una fine.

Sono stati loro, vedendo la ragazza che non si reggeva in piedi, mentre i due nordafricani la toccavano, a chiamare la polizia. Uno è riuscito a scappare. L’altro, Hamza Zakrani, 22 anni, marocchino richiedente protezione internazionale, dopo una breve fuga è stato bloccato dai poliziotti delle Volanti e del commissariato Due Torri San Francesco in via Indipendenza. Ed è stato arrestato per violenza sessuale di gruppo, in concorso con ignoti.

L'altro caso: Stupro di Piacenza: l’uomo arrestato vive a Reggio Emilia

La notte d’orrore della giovane turista è stata ricostruita poi passo per passo dalla polizia. Che ha ascoltato i due testimoni. E poi raccolto e messo in ordine le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza della zona universitaria. Dove tutto è cominciato. Erano da poco passate le 2 del mattino quando nei frame compare la ventiduenne. Non si regge in piedi, è incapace di capire qualsiasi cosa le stia accadendo attorno. È assieme ai due nordafricani: Zakrani si vede bene nel video. E anche quello che fa. I due amici abusano entrambi della ragazza. Una bambola per loro. La stuprano a turno. E poi se la trascinano dietro, fino in piazzetta Molinari Pradelli.

Qui Zakrani, mentre l’altro è in un bagno pubblico, inizia a violentare di nuovo la ragazza. Ma la scena viene notata da due ragazzi centrafricani. Che vedono la turista in difficoltà. Non si regge in piedi. Capiscono subito che i due le stanno facendo del male. Si avvicinano e chiedono cosa stia accadendo. Prima l’arrestato risponde di non preoccuparsi, che quella era la sua fidanzata. Ma quando i due insistono, dicendo che la ventiduenne non stava bene e doveva essere aiutata, allora Zakrani, strafottente, sbotta: "Amico, tu sei africano, io marocchino. Cerco un posto dove me la posso sc...re. Me la devo portare in un giardino".

I due testimoni non accettano la risposta. E dicono ancora di lasciar stare la ragazza, altrimenti avrebbero chiamato la polizia. "Siamo tutti e due africani, perché stai facendo così? Sei uno st...o!", replicano i due violentatori. La discussione non rimane in strada. Dalle finestre, anche i residenti sentono quelle parole. E la polizia, chiamata sia dai testimoni, che dagli abitanti, arriva. Zakrani fugge, lasciando la ragazza, incosciente, a terra. Anche l’altro complice se ne va. Ma uno dei due testimoni insegue Zakrani. E aiuta così la polizia a fermarlo. Mentre la caccia all’altro stupratore è ancora in corso.

La ragazza, soccorsa, viene portata all’ospedale Maggiore e sottoposta al protocollo per le vittime di violenza sessuale, che ha evidenziato lesioni e abusi. Ora difesa dall’avvocato Marco Ruggeri, dovrà essere ascoltata dalla Squadra mobile, che intanto ha preso in mano le indagini. "La mia assistita ha ricordi confusi di quella serata. Adesso nel fisico sta bene, ma è sotto choc".

Ieri mattina, l’arresto di Zakrani, difeso d’ufficio dall’avvocato Francesco Pasqualicchio, è stato convalidato dal gip Alberto Ziroldi, che ne ha disposto la custodia in carcere. Il ventiduenne ha tentato di negare ogni addebito, dicendo addirittura di aver tentato di aiutare la ragazza perché ubriaca. I video, in cui con bestialità e senza un minimo di pietà abusa di lei, lo hanno però smentito.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro