Sul ‘Tappeto volante’ con Barba e Varley

L’ultimo storico maestro del teatro internazionale oggi pomeriggio terrà una lezione magistrale nell’aula magna di via Zamboni 35

Sul ‘Tappeto volante’ con Barba e Varley

Sul ‘Tappeto volante’ con Barba e Varley

Per Eugenio Barba, l’ultimo storico maestro della scena internazionale capace di ribaltare fin dagli anni Sessanta i codici della rappresentazione teatrale, quello di oggi è una sorta di ritorno a casa. Perché lui, il fondatore e direttore dell’Odin Teatret, proprio dall’università di Bologna aveva ricevuto nel 1998 una laurea ad honorem in Dams, accompagnando la cerimonia con un memorabile discorso nel quale ribadiva la lealtà verso i sogni e la necessità di gettare sempre il seme del dubbio.

Oggi Eugenio Barba, 86 anni, amico e allievo di Grotowski, ideatore del ’Manifesto del Terzo Teatro’, teorico del teatro del baratto e fondatore della scuola internazionale di teatro antropologico, torna all’Università dove tiene alle 16,30, nell’ambito delle Umberto Eco Lectures, una lezione magistrale nell’aula magna della Bub di via Zamboni 35 sul tema della voce. Ad accompagnarlo Julia Varley, attrice di riferimento dell’Odin, che per l’occasione offre una dimostrazione-spettacolo dal titolo Il tappeto volante. Poi domande e dialogo con gli intervenuti.

I due artisti sono arrivati ieri direttamente dalla piccola cittadina danese di Holstebro dove Barba (brindisino di nascita e nomade per vocazione) nel 1964 trovò in una fattoria sperduta la ‘casa’ per la propria compagnia, l’Odin appunto. Numerosissime le presenze in città: il gruppo fu protagonista della lontana stagione del Centro Roselle al quartiere Mazzini, ma anche di indimenticabili rappresentazioni nella Soffitta di via D’Azeglio ormai chiusa da decenni (Talabot per citare uno spettacolo) e soprattutto di una lunga militanza a fianco di Renzo Filippetti al teatro Ridotto di Lavino di Mezzo.

Fu poi l’Arena del Sole, in occasione della laurea ad honorem, a ospitare un lungo e articolato progetto fatto di spettacoli, incontri, dimostrazioni (qualche titolo: Mythos, Ode al progresso, Dentro lo scheletro della balena). A Bologna (dove nel 2019 è stato presentato il film sui 55 anni della compagnia) Barba ha tenuto da sempre stretti rapporti con docenti e studiosi di teatro ed ha organizzato, in occasione degli eventi della ‘capitale della cultura’ del 2000, la reunion ai Giardini Margherita di una cinquantina di maestri di teatro-danza di vari continenti per allestire Ego Faust.

Perché lui ha sempre contaminato il lavoro dell’attore occidentale con l’affascinante estetica orientale, inventando un linguaggio che ha incantato generazioni di giovani interpreti e di spettatori appassionati. Trampoli, parate, clownerie, canzoni e danze in cerca delle radici: adesso il ‘Terzo Teatro’, fiorito nei lontani anni Settanta, fotografa storicamente un arcipelago di giovani che col teatro volevano esplorare se stessi e la società.

Claudio Cumani

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