FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Suviana, i sommozzatori in centrale per chiudere la paratia

Installato il cantiere, lunedì si caleranno nell’impianto sotterraneo allagato. I lavori per bloccare l’ingresso dell’acqua potrebbero durare anche dieci giorni, poi lo svuotamento

Bologna, 25 maggio 2024 – I primi passi per lo svuotamento della centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi di Camugnano stanno cominciando. Ieri, infatti, i vigili del fuoco hanno iniziato ad allestire il cantiere esterno con tutta la strumentazione necessaria per l’immersione dei sette sommozzatori che dovranno entrare e chiudere a mano la paratia rimasta bloccata semiaperta dopo la tragica esplosione che, il 9 aprile scorso, è costata la vita a sette lavoratori e ha causato il ferimento di sei loro colleghi, durante un’attività di collaudo di un gruppo di generazione composto da turbina e alternatore.

I sommozzatori sono pronti a tornare in opera a Suviana per chiudere la paratia della centrale allagata
I sommozzatori sono pronti a tornare in opera a Suviana per chiudere la paratia della centrale allagata

Il racconto del superstite: il boato poi la fiammata

A provocare il disastro, stando alle prime ricostruzioni possibili soprattutto grazie alle testimonianze dei sopravvissuti, potrebbe essere stato lo sbilanciamento dell’alternatore sulla turbina, il cui scoppio avrebbe coinvolto i cuscinetti a olio lubrificante su cui poggiava causando così la fiammata letale.

Da quel giorno, la centrale è allagata. L’acqua, proveniente dai tubi devastati dall’incidente e poi infiltratasi direttamente dal lago di Suviana attraverso la paratia bloccata, si è insinuata dapprima al piano -10, a oltre 40 metri di profondità, poi è via via risalita fino a raggiungere quasi il livello del lago stesso.

Era il momento atteso dai vigili del fuoco: con l’acqua nell’impianto di circa un metro-80 centimetri più bassa rispetto a quella del lago, la pressione è bilanciata e adeguata a consentire il loro intervento. Potranno quindi immergersi e chiudere manualmente, tramite l’apposita leva, la paratia sollevata.

Ma non è così semplice come sembra: oggi e domani i vigili del fuoco continueranno a lavorare per disporre anche il cantiere interno alla centrale, dopo di che lunedì o al più tardi martedì inizieranno le prime immersioni ‘di ricognizione’. Il team di sette sommozzatori cercherà di capire le condizioni dell’impianto e studierà un piano d’azione per portare a termine l’intervento. Un’attività che potrebbe durare diversi giorni, da un paio fino addirittura a una decina. Dopo di che, finalmente, si potrà cominciare a svuotare la centrale, quasi certamente utilizzando il sistema modulare ‘a trenino’ che permetterà l’estrazione dell’acqua con un suo contestuale filtraggio e la reimmissione immediata nel lago di Suviana, una volta accertatane la qualità.

L’obiettivo è terminare i lavori entro la fine di luglio. Dopo di che, potrà iniziare il sopralluogo del ‘super pool’ di ingegneri incaricati dalla Procura, che dovranno capire cosa sia successo quell’atroce pomeriggio. Al contempo verranno eseguite le analisi sulle due “scatole nere” della centrale, le ’Scada’, del gruppo esploso e di quello in cui invece il collaudo filò liscio.

L’inchiesta, per disastro, omicidio e lesioni colposi, è per ora a carico di ignoti.