Tante segnalazioni alle Acli "Un imprevisto e saltano i conti"

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Le difficoltà connesse al caro bollette bussano anche alla porta delle Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani. "Sono tante le segnalazioni che ci stanno arrivando dalle famiglie – sottolinea Chiara Pazzaglia, la presidente provinciale – perché erano già numerose quelle che arrivavano a fine mese facendo grandi sacrifici, adesso con gli aumenti esorbitanti di luce e gas la situazione è peggiorata, ormai sono al limite. E poi, se capita un imprevisto anche banale, come l’automobile da riparare per un guasto o l’apparecchio dei denti da acquistare per un figlio, si rompe definitivamente l’equilibrio economico già traballante".

Ma la presidente fa i conti anche in casa propria. "Per l’energia elettrica, gas e acqua nel 2020 avevamo speso complessivamente 19mila euro, nel 2021 la somma era salita a 24mila euro. Fino ad agosto, l’importo ha già superato i 24mila euro – osserva Pazzaglia – e mancano ancora quattro mesi alla fine dell’anno. L’energia elettrica, in particolare, è passata da 15mila euro nel 2020 a 17mila nel 2021 e per quest’anno, sempre fino ad agosto, abbiamo già superato 21mila euro".

Una riflessione è d’obbligo: "Tra Caf e Patronato abbiamo 70 dipendenti, siamo un’organizzazione no profit, quindi non un’azienda che deve produrre un utile, a noi è sufficiente andare in pari, pagando gli stipendi dei dipendenti e le utenze delle nostre sedi. Tanti servizi per le famiglie meno li forniamo gratuitamente, ma ora non so se riusciremo a mantenere la piena gratuità e gli stessi prezzi, perché anche su di noi pesano le spese non preventivate".

Donatella Barbetta

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