Bologna, 7 maggio 2018 - Giornata di passione per il trasporto bolognese: è già iniziato lo sciopero dei tassisti con conseguente corteo che ha messo a dura prova gli automobilisti. Intanto al Marconi 3 scioperi in contemporanea fermano più di 60 voli sui circa 200 programmati.
TAXI - Come avevano annunciato ieri, il corteo è partito alle 10. Circa 250 auto bianche sono partite dall'ex Manifattura e arrivati in piazza Maggiore, dove hanno circondato il Crescentone e il Nettuno. Si sono mosse a velocità ridotta e gli autisti hanno acceso anche fumogeni, oltre ad un abbondante uso di clacson ( e qualche tromba da stadio). Questo il percorso della protesta: via Stalingrado, viale Masini, via Indipendenza, via Rizzoli, piazza re Enzo e piazza del Nettuno. Sono numerosi i disagi al traffico, con automobilisti esasperati. Il corteo è stato scortato, in testa e in coda, da auto delle forze dell'ordine.
L'astensione è stata proclamata dalle 9 alle 12 e dalle 19 alle 22 e hanno aderito tutte le sigle: Ascom Taxi, Cna, Fita- Confartigianato, Taxi-Tsb, Uil Trasporti, Unica e Uritaxi. Ieri, in Comune, è saltato il tavolo sull'aumento delle tariffe, "ferme da dieci anni" rivendicano i tassisti.
AEROPORTO MARCONI - In aeroporto si sommano tre vertenze, e i voli sono dunque a forte rischio. Due nazionali, comunicate da Enav: uno dalle 10 alle 18 indetto da Filt-Cgil, Uil Trasporti e Unica e l’altro dalle 13 alle 17 indetto da Fit Cisl e Ugl-Ta, che riguardano i controllori di volo. La protesta ha messo a terra almeno una sessantina di voli, una trentina in partenza e altrettanti in arrivo. A questi si aggiunge un’ulteriore e specifico sciopero del personale handling a livello nazionale a cui si associa, a livello locale, lo sciopero indetto da Filt-Cgil, Cisl-Reti, Uiltrasporti e Ugl indetto per il mancato accordo raggiunto sul futuro dei dipendenti dell’azienda Gh Bologna.
Per loro, dunque, braccia incrociate dalle 10,30 alle 13,30 e un concentramento dei lavoratori al varco est dalle 10,30, per un corteo che risalirà la strada voltando a sinistra sulla rotonda esterna allo scalo per poi salire sulla rampa del parcheggio Kiss&Fly e sfilare all’interno dell’aeroporto, in entrambi i piani, con volantinaggio per informare i passeggeri dei motivi del disagio. Ovvero "una decurtazione dello stipendio per poter recuperare liquidità – accusano i rappresentanti sindacali –, e la possibile perdita di gestione Handling di Ryanair, con perdita del 60% dei voli".
Nello scalo bolognese, per i viaggiatori appiedati, si somma il danno alla beffa: molto difficile trovare un taxi per lasciare il Marconi.
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