Tram Bologna, in duecento alla manifestazione. "Torneremo" / FOTO e VIDEO

Magliette azzurre, striscioni e qualche fumogeno per dire no al progetto annunciato da Merola

La manifestazione 'no tram' sfila in centro (foto Schicchi)

La manifestazione 'no tram' sfila in centro (foto Schicchi)

Bologna, 15 giugno 2019 - I comitati 'No tram' stanno marciando compatti verso palazzo d'accursio per ribadire che 'Bologna non vuole il tram'. Il corteo, composto da circa 200 persone, è partito da via Saffi. Sfilano poi sul viale, bloccando il traffico, imboccano via San Felice per arrivare in piazza Maggiore e fare un sit-in sotto le finestre del Comune. Sono stati accesi anche i fumogeni (video) durante la manifestazione, al grido di "No al tram" e "Bologna ai bolognesi", i manifestanti indossano le magliette azzurre del comitato e portano lo striscione che recita "Bologna non vuole il tram",

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Alcuni commercianti delle strade interessate dal corteo in segno di solidarietà con i manifestanti hanno affisso sulle vetrate e sulle saracinesche dei negozi il carrello: 'Abbasso la serranda e abbasso il tram'. La menifestazione, annunciata da giorni, è seguita con discrezione dalle forze dell'ordine. Ad accompagnare la protesta anche i consiglieri comunali di Lega e Forza Italia Francesca Scarano, Marco Lisei e Francesco Sassone, oltre al leader della lista civica Insieme Bologna, Manes Bernardini. In corteo anche l'eurodeputata leghista neo eletta Alessandra Basso.

Una volta arrivato in piazza, il corteo si è sciolto, ma con un avvertimento.  "Questa era la prima manifestazione, ne verranno altre. Perché Bologna è dei bolognesi, non è né di Merola né della Priolo". Lungo il percorso non sono mancati i cori contro l'amministrazione comunale, in particolare contro l'assessore alla Mobilità: "Priolo trovati un lavoro" e "Chi non salta la Priolo è", i più gettonati.

Proprio ieri sera, dal palco della Festa dell'Unità delle Due Madonne, il sindaco Mirginio Merola si era rivolto al comitato: "Manifestano, è loro diritto, ma li rassicureremo in ogni modo, pianteremo il doppio degli alberi che ci sono ora e manterremo lo stesso numero di posti auto"

Ma loro non ci stanno. "È un progetto assurdo e siamo venuti da Borgo Panigale per dirvelo: i cittadini devono essere informati - insistono i no tram - l'amministrazione racconta solo bugie e non si vuole confrontare con i cittadini". E aggiungono: "Merola lo aveva detto nel 2016, che Fico non doveva rimanere una cattedrale nel deserto. E infatti ci portano il tram. Non è un progetto nell'interesse dei cittadini, bloccherà la città per 8-10 anni con i cantieri, porterà via alberi e posti auto e farà chiudere i negozi. Abbiamo visto cos'è successo col Cantierone in via Ugo Bassi"

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