FRANCESCO MORONI
FRANCESCO MORONI
Cronaca

Tram, c’è sete di risposte. Residenti e negozianti:: "Il Comune ci ascolti"

Due incontri al Teatro Centofiori di via Gorki per illustrare i prossimi lavori. In piazza dell’Unità nasce un altro comitato: "Rivedere il percorso dei mezzi".

La sala del Teatro Centofiori gremita per l’incontro sulla linea verde (Schicchi)

La sala del Teatro Centofiori gremita per l’incontro sulla linea verde (Schicchi)

Come saranno disposti i cantieri e che lunghezza avranno? Quanti alberi saranno abbattuti? E quanti saranno reimpiantati in un altro luogo? Perché il parcheggio scambiatore è stato collocato in un’area fluviale? E ancora: se, per svariati motivi, si comprendesse che ci sono ritardi alla realizzazione dell’opera nei tempi stabiliti, è previsto un piano alternativo? Sono solo alcune delle tante, tantissime domande che residenti e commercianti della zona Corticella hanno avanzato al Comune nei due incontri di ieri.

Il primo, alle 9.30 di mattina, ha coinvolto i commercianti. "Un incontro puramente divulgativo ed esplicativo", però, secondo una dei presenti: "I nostri problemi infatti rimangono" e "non vediamo grande dialogo". Il secondo, alle 18.30 al Teatro Centofiori di via Gorki, ha visto invece la partecipazione di residenti e comitati (oltre 200 persone in sala), dalla Rete di Corticella a Salviamo il canale Navile, fino ad altri gruppi. Una discussione "partecipatissima", anche se "le risposte concrete mi sembra che siano un po’ latitanti".

"Molte situazioni purtroppo le vedremo solo in corso d’opera, ma la preoccupazione delle persone rimane – sottolinea Mauro Trigari, portavoce del comitato ‘Salviamo il canale Navile’ –. La gente questa sera (ieri, ndr) se ne va con tanti dubbi e perplessità. Restano anche domande importanti, come quelle su come faranno i mezzi di soccorso, sulla vita delle stradine laterali alle zone dei cantieri, sui parcheggi e sugli stalli di carico-scarico. Sono problematiche quotidiane per i cittadini, che per tanti mesi condizioneranno la vita di tutti: e servirebbero risposte più pronte".

C’è poi il grande timore su cosa succederà se si dovessero verificare slittamenti dei lavori: "Non ci pare ci sia un piano B – insiste Trigari –: l’impressione è che molte cose verranno gestite al momento. Ci auguriamo che a parlare siano i fatti, perché di risposte ne abbiamo avute davvero poche". Non da ultimo, anche il tema caldo del parcheggio scambiatore della ‘Verde’: "Il Comune ha assicurato di aver svolto incontri mirati e di aver presentato anche un nuovo progetto che ne accerti la sicurezza: noi, però, questi documenti vorremmo vederli...".

Intanto, è nato un nuovo comitato. L’ennesimo, direbbe qualcuno, a dimostrazione della sete di risposte dei bolognesi e di far ascoltare la propria voce. Si chiama ‘TramInMezzo’ ed è composto da un "nutrito" gruppo di residenti di piazza dell’Unità e dintorni. "Il Comune ci ha invitato a Palazzo d’Accursio a fine mese per un incontro ad hoc – racconta il presidente Oriano Muzzolon –. Sarà l’occasione per farci ascoltare e avanzare le nostre proposte". Proposte che seguono quella già avanzata da Confabitare sulla possibilità di far passare i convogli della linea rossa in diagonale (quindi in mezzo) alla piazza e non su tre lati, come previsto dal progetto attuale. E che hanno visto una raccolta firme da circa 100 sottoscrizioni.

Tutto questo "senza abbattere quattro o cinque alberi di pregio, realizzando solo una curva dolce riducendo gli stridori, eliminando le vibrazioni e i danni ai vecchi edifici sui tre lati della piazza ed evitando perdite di valore delle unità immobiliari", spiega Muzzolon. Ma soprattutto per "tutelare la salute" di una piazza che ha "le caratteristiche di un auditorium, in cui i suoni si riflettono e vengono uditi da tutti" e conta "500 infissi" che affacciano sulla strada.