Tram, passante e autostrade "Previsti anni di traffico in tilt"

Venturi (Lega): "I cittadini pagheranno il prezzo di un’amministrazione che prende scelte nefaste"

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"Anni di traffico impazzito". È la profezia di Giulio Venturi (nella foto) – portavoce e consigliere comunale della Lega – in vista dei maxi cantieri in agenda nel 2023 in città e dintorni: Passante, tram, ampliamento di A13 e A 14. "Cosa vorrà dire transitare a Bologna il prossimo anno?", si chiede il leghista. Lo scenario che si prospetta è quello di una città paralizzata da infiniti lavori che si protrarranno per anni, senza alcun beneficio su circolazione e snellimento del traffico".

Venturi punta l’indice contro le opere volute dall’amministrazione comunale: il Passante, "che provocherà un danno incalcolabile in termini di inquinamento"; e il tram, "infrastruttura inutile e vetusta che stravolgerà il tessuto urbano con conseguenze disastrose per il commercio". Due cantieri "che resteranno attivi per anni e si sommano a quelli aperti per la terza corsia in A13 e della quarta corsia in A14". Di tutto questo "saranno i cittadini a pagare il prezzo della miopia di un’amministrazione che porta avanti decisioni nefaste senza accettare il confronto con le opposizioni".

Dai banchi di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, vicepresidente del consiglio comunale, avverte: "Siamo fortemente critici sulla concomitanza dei cantieri. Fare partire quattro progetti di quella portata, in contemporanea, non è una scelta responsabile. E a chi ha deciso di procedere in quella direzione, per chi ha deciso di avvallare un simile cronoprogramma, in futuro non basterà un semplice mea culpa".

La Evangelisti non ha dubbi: il traffico andrà in tilt. "A pagare lo scotto saranno quindi tutti, bolognesi, abitanti della provincia, pendolari, turisti, nessuno escluso, a cui verrà chiesta ancora una volta pazienza".

"Il fatto che il 2023 e gli anni successivi si prospettino come molto complicati per Bologna – commenta Nicola Stanzani, capogruppo di FI in Comune – non è frutto di una fatalità, ma la logica conseguenza di decenni di inerzia, prima, e di scelte totalmente anacronistiche, poi, fate da chi ci amministra".

Per evitare la paralisi "è necessario un piano straordinario per la viabilità con l’obiettivo di limitare i disagi in città per tutta la durata dei cantieri. Ci aspettiamo che la Giunta si muova in tal senso".

La civica Samuela Quercioli, capogruppo di ‘Bologna ci piace’ in Comune, ritiene "alquanto avventato programmare contemporaneamente la cantierizzazione di opere di tale portata sul territorio bolognese". Il rischio "assai elevato – spiega – è che i problemi legati alla contemporaneità e a volte alla sovrapposizione dei singoli cantieri avranno un effetto moltiplicatore sui disagi che non riguarderanno solo alcune zone di Bologna ma l’intera città".

Luca Orsi

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