FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Bargi, lavori in corso alla centrale. Via gli oli dall’acqua nell’impianto. E presto entreranno i sommozzatori

Le idrovore stanno ripulendo le sostanze che galleggiano all’interno della struttura allagata. A giorni si attendono la chiusura della paratia bloccata e la definizione delle modalità di svuotamento.

Bargi,  lavori in corso alla centrale. Via gli oli dall’acqua nell’impianto. E presto entreranno i sommozzatori

Bargi, lavori in corso alla centrale. Via gli oli dall’acqua nell’impianto. E presto entreranno i sommozzatori

Ci sono dieci metri cubi di sostanza oleosa che galleggia sull’acqua all’interno della centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi di Camugnano, sul lago di Suviana. E le apposite idrovore fornite da Enel sono all’opera per rimuoverli: lavoro che, se tutto andrà come previsto, sarà concluso nel giro di un paio di giorni, secondo le stime dei tecnici. Ripulito questo strato superficiale di olio, potrebbero però rimanere altre ’sacche’ sommerse, ma in tal caso queste verranno rimosse in una successiva fase dei lavori, quella in cui si dovranno svuotare i piani allagati. Fase che dovrebbe cominciare a giorni, probabilmente all’inizio della prossima settimana.

I piani interrati dal -7 al -10 della centrale, infatti, sono sommersi dal 9 aprile scorso, giorno della tragica esplosione costata la vita a sette lavoratori impegnati in un’attività di collaudo di una turbina collocata a oltre 30 metri di profondità. Da allora, il livello dell’acqua, sia quella che allaga l’interno dell’impianto, sia quella del lago, è sotto costante monitoraggio da parte dei tecnici di Enel e dei vigili del fuoco: non appena raggiungerà il livello necessario per un intervento in sicurezza da parte dei sommozzatori dei pompieri, ecco che questi potranno calarsi per andare a chiudere tramite la leva di sicurezza manuale la paratia rimasta semiaperta, la cui chiusura automatica è stata bloccata dall’incidente. È da quella fessura che l’acqua del lago continua a entrare nella centrale.

Questo livello ideale per consentire l’intervento si attende per la fine di questa settimana, tra sabato e domenica; ma a causa delle recenti piogge, che hanno un po’ alterato i volumi, tutto potrebbe slittare a lunedì o martedì prossimi. Toccherà ai sommozzatori valutare e darsi il via libera.

All’incirca per la stessa data, poi, è attesa una risposta sulla fattibilità dei metodi proposti da Enel Green Power per svuotare la centrale dall’acqua: quello del ’treno’ modulare, un macchinario a scomparti che la risucchierebbe, la filtrerebbe e purificherebbe facendola scorrere attraverso una sorta di catena di ’vagoni’ per poi rigettarla direttamente nel lago già pulita e di qualità certificata – l’opzione più rapida ed efficace, ma il cui reperimento della strumentazione specializzata potrebbe richiedere tempi lunghi –, oppure quello delle maxi idrovore, subito disponibili, che aspirerebbero tutta l’acqua sporca dalla centrale e la riverserebbero in autobotti appositamente noleggiate. Da qui poi questa verrebbe trasferita, su gomma, al purificatore più vicino. Un sistema più laborioso, inquinante e problematico per il traffico veicolare.

L’obiettivo, comunque, rimane unico: chiudere l’attività entro fine luglio. In primis per restituire in tempo per la stagione turistica a Camugnano il ’suo’ lago, poi per permettere al pool di super esperti incaricato dalla Procura di svolgere gli accertamenti necessari all’inchiesta per disastro, omicidio e lesioni colposi sull’incidente, per ora a carico di ignoti. Saranno questi ingegneri a effettuare i sopralluoghi sul luogo del disastro.

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