Troppo rumore, il Sabin si sdoppia

Montaggio extra di pannelli fonoassorbenti, per azzerare i rumori, al padiglione 34 della Fiera dove studiano 1.600 studenti dei licei Sabin e Minghetti e dell’Iis Pier Crescenzi Pacinotti Sirani. In attesa dei lavori, previsti tra l’8 e il 10 ottobre, le 23 classi del liceo Sabin alterneranno didattica a distanza e in presenza allo scopo di "alleggerire il carico di presenze e di rumore lavorando". Così da oggi, come da comunicazione della preside Rossella Fabbri alle famiglie, 12 classi saranno in presenza e 11 saranno in didattica a distanza (dad). Il tutto "a giorni alterni per il tempo necessario alla realizzazione dei lavori" al cui termine tutte rientreranno in modo regolare. Una scelta organizzativa obbligata perché, scrive Fabbri, "il rientro in massa delle classi ora in Fiera, nella sede di via Matteotti non è percorribile dal punto di vista della sicurezza per la prevenzione dal contagio da Covid-19 e perché mancherebbero comunque molte aule". Inoltre a fronte di "un aumento dei casi di contagio da Covid-19" e con "l’avvicinarsi della stagione più fredda, con le conseguenti difficoltà ad arieggiare sistematicamente gli ambienti, rende sempre più pericoloso ogni genere di assembramento nelle aree scolastiche". Infine, ricorda che "la scelta del biennio" in fiera "è stata determinata dal numero degli studenti presenti in ogni classe, che non consente l’accoglimento delle classi numerose" in via Matteotti. "Oggi (ieri, ndr) abbiamo montato i pannelli nelle due aule test – spiega Daniele Ruscigno cui la Città metropolitana ha affidato la delega alla Scuola – e i risultati sono molto soddisfacenti". Di fatto questi pannelli, dall’aspetto di cuscini, si attaccano nella parte alta dei -muri e, appunto, catturano i rumori. "Abbiamo già commissionato un piano di valutazione per capire se questi pannelli andranno montati ovunque oppure alternati", precisa Ruscigno.

f. g. s.