Trovato morto in casa: era lì da giorni

Il cadavere di Salvatore Giantomasi rinvenuto in uno studio di via Santa Caterina. Indagano i carabinieri

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Un mistero tinge la prima notte di agosto: il cadavere di Salvatore Giantomasi, sulla cinquantina, è stato trovato in una casa Acer in via Santa Caterina. Stando alle prime ricostruzioni, il cadavere si trovava lì da diversi giorni. Le sirene dei pompieri hanno spezzato la quiete del centro storico, appena dentro le mura di Porta Saragozza, quando alle 20.45 di ieri sera un camion è arrivato in via Santa Caterina 3, quasi all’angolo con via Ca’ Selvatica, su richiesta di alcuni condomini dello stabile. Hanno chiamato loro il 115 infatti perché, da un po’ di ore, continuavano a sentire uno strano fetore provenire dal primo piano del condominio. Poco dopo i pompieri, sono arrivati anche i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica.

I vigili del fuoco, con tanto di tuta bianca e maschera isolante, hanno forzato la porta dello studio e sono riusciti a entrare nell’appartamento. Appartamento che, stando a quanto è stato possibile appurare, era sigillato dall’interno da diversi giorni, forse addirittura settimane.

I pompieri, che dall’odore avevano già intuito come all’interno potesse esserci un corpo senza vita, si sono trovati davanti una scena raccapricciante: all’interno dello studio, infatti, i vigili del 115 hanno trovato il cadavere di Giantomasi in avanzato stato di decomposizione, con la puzza insopportabile arrivata a farsi sentire fin dalla strada. L’uomo, impiegato in vari lavori sia come imbianchino, che come idraulico, stando a quanto rilevato pare fosse morto almeno da una decina di giorni. Poco dopo sempre sul posto sono sono arrivati anche i carabinieri, con una pattuglia del nucleo radiomobile.

"Io e mia moglie non vedevamo uscire nessuno da un po’ e non sono tanti gli appartamenti in questo stabile, siamo in pochi. Era almeno un mese che non lo vedevamo, anche se non ci c’incontravamo spesso – racconta un residente del palazzo, ancora sotto choc per la scoperta fatta dalle forze dell’ordine –. Dopo aver sentito questo odore farsi sempre più forte, ci siamo allarmati e abbiamo chiamato i pompieri insieme a un altro inquilino. Ma mai ci saremmo aspettati di scoprire una cosa simile...".

Al momento non si esclude alcuna ipotesi. Quel che è certo è che, visto lo stato del cadavere, nella serata di ieri, immediatamente dopo la scoperta, non è stato facile ricostruire qualcosa in più. I carabinieri hanno ascoltato fino a dopo la mezzanotte i condomini, orario in cui non avevano ancora deciso se procedere in via amministrativa o giudiziaria.

Zoe Pederzini

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