Il primo incontro, alla fine, c’è stato a casa di Confindustria Emilia. Ed è proprio qui, in Fiera, in occasione di ’Farete’, la convention degli industriali di Bologna, Modena e Ferrara, che la campagna elettorale per le Regionali all’insegna del fair play lascia il posto alle prime scintille. Ad attaccare è Elena Ugolini, candidata civica appoggiata dal centrodestra, che per un giorno abbandona la consueta mitezza per tirare in ballo l’antico collateralismo tra coop (rosse) e politica e attaccare Michele de Pascale, candidato del centrosinistra.
La giornata parte con l’arrivo dei due contendenti seduti molto distanti. Una disposizione che già dice tanto: nell’ala sinistra della sala de Pascale, nella parte destra della platea Ugolini. La preside la prende larga, parte dall’apprezzamento alla relazione dei leader degli industriali emiliani Valter Caiumi e nazionali Emanuele Orsini, finché spiazza i presenti su de Pascale. "Appena lo vedo lo saluto. In verità non è lui il mio rivale. Ma la ’ditta’ che gli sta dietro, cioè quella commistione tra economia e politica nella nostra regione che ha portato a un certo tipo di impostazione su tutte le politiche. Sul fatto che sia dipendente di Federcoop in aspettativa, che il nuovo possibile sindaco di Ravenna sia un dipendente di Federcoop e che il sindaco attuale di Lugo sia dipendente di Legacoop, dobbiamo farci delle domande", affonda la candidata del centrodestra.
Poi torna sul duello organizzato per il 19 settembre da Legacoop, al quale ha dato forfait: "Avevamo concordato di fare un incontro a porte chiuse senza giornalisti, e il giorno dopo mi sono trovata la notizia di un incontro pubblico. Io sono abituata a rispettare i patti", conclude, mentre tra i suoi fedelissimi viene sottolineata la scarsa "imparzialità del confronto", visto che si partiva chiedendo delle "mancanze del governo".
De Pascale, però, non raccoglie la provocazione dell’avversaria. E liquida l’attacco sulla commistione politica-coop con un sorriso: "Sarebbero questi i temi politici importanti? In verità mi paiono irrilevanti...Dopo questo attacco – dice durante un evento sotto le Due Torri per presentare i suoi 10 punti sulla sanità – sono andato a salutare Ugolini perché non ci conoscevamo". Un incontro cordiale, come conferma la preside. Ma al di là delle formalità, le parole di Ugolini scatenano una ridda di reazioni. Parte Legacoop Romagna (già piccata per il duello mancato del 19 settembre) che replica per le rime: "Siamo delusi da una liturgia militante sulle cooperative, trita e smentita dai fatti". Poi contesta la ricostruzione di Ugolini sul match con de Pascale, ricordando che le regole d’ingaggio erano state concordate. A difendere Ugolini, però, scende in campo pure Giorgia Meloni. La premier, durante l’esecutivo di Fratelli d’Italia, ricorda come "l’Emilia-Romagna non sia esattamente una roccaforte del centrodestra, ma abbiamo scelto di appoggiare Ugolini, una donna capace, non iscritta a nessun partito che ha scelto di candidarsi con coraggio e determinazione. Una sfida non semplice, ma molte energie esterne al centrodestra tradizionale si sono aggregate intorno a lei", carica le truppe la premier. Con Ugolini anche la capogruppo di FdI Marta Evangelisti e il leghista Daniele Marchetti che parla "di collegamento patologico tra politica e coop".