Un’alleanza cittadina per i portici

Andrea

Zanchi

Molti tratti di portici, in particolare in centro, sono più puliti. E, soprattutto, non appena compare una tag o una scritta, questa viene cancellata in un arco ragionevole di tempo. Ma è pur vero che tanti altri portici soffrono ancora per l’invasione incontrollata del vandalismo grafico. Ed è pur vero che, purtroppo, sono ancora la maggioranza. Il riconoscimento Unesco deve servire per dare lo scatto finale nella battaglia contro i graffiti. Deve essere usato, dall’amministrazione in primis, come lo stimolo per mettere finalmente in campo un piano sistemico per ridurre al minimo la piaga delle tag e delle scritte. Tenere puliti i muri e i portici, insomma, deve diventare una routine come raccogliere i rifiuti, spazzare le strade, far circolare gli autobus. Un servizio essenziale per il funzionamento, il decoro e la bellezza della città. Benissimo, dunque, i patti di collaborazione con i cittadini, lo sforzo ormai decennale di associazioni di categoria come Ascom e l’impegno di volontari come quelli di Piazza Verdi Lavoro o dei No Tag Saragozza, a cui va riconosciuto il merito di una battaglia ostinata e testarda nel pulire e tenere puliti chilometri di muri cittadini. Ma se si vuole compiere un salto di qualità definitivo è necessario pensare a un’azione più ampia, coordinata e continua in grado di integrare queste attività fondamentali che vengono dalla società civile. Come? Due o tre idee per i candidati a Palazzo d’Accursio: rilanciare l’iniziativa ‘Abbonati ai portici’, ossia l’abbonamento annuale per pulire e tenere puliti i muri in caso di nuove scritte; mettere in campo un osservatorio permanente, un gruppo di lavoro, un’unità operativa (chiamatela come volete) che periodicamente monitori le zone più colpite e intervenga, soprattutto quando i tratti puliti vengono sporcati di nuovo; coinvolgere, in questa battaglia, le migliori forze del territorio, dalle aziende del settore a quelle che hanno legami indissolubili con il territorio. Per meritarsi davvero il titolo di patrimonio dell’umanità per i nostri portici serve un’alleanza cittadina che non lasci indietro nessuno.

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