Unibo, le immagini di Patrick Zaki invadono il rettorato

L'iniziativa dell'Alma Mater in attesa della prossima udienza dell'attivista egiziano. Centinaia di disegni e drappi colorano palazzo Poggi

Alcune sagome di Zaki posizionate all'Unibo

Alcune sagome di Zaki posizionate all'Unibo

Bologna, 22 settembre 2022 - L’Alma Mater non dimentica e in attesa dell’ennesima udienza, fissata per martedì prossimo, del caso di Patrick Zaki cambia l’arredamento del centro dell’università. Gli spazi di Palazzo Poggi, la sede del Rettorato, sono sono stati infatti decorati con trenta immagini di Patrick e centoventi drappi variopinti che colorano le sale e i corridoi. L’attesa è lunga ma l’Unibo non perde la speranza nonostante il calvario del ritorno in Italia di Zaki sembra essere ancora molto lungo. La scarcerazione, infatti, è avvenuta ormai nove mesi fa ma lo studente 31enne dovrà presiedere a un’udienza il 27 settembre. Le immagini di Patrick ormai le conosciamo: le abbiamo incontrate nelle strade, nelle aule, nelle biblioteche, nelle sale studio. L’Unibo le ha volute riunire come si sono riuniti le migliaia di studenti che sono tornati a incontrarsi negli spazi della città e dell’Università. Patrick, tra loro, manca. Le immagini ricordano la sua presenza e la sua assenza: una presenza permanente nei pensieri, un’assenza dolorosa nella vita quotidiana dell’università. I drappi, invece, che accompagnano le immagini di Zaki sono come l’abbraccio delle tante persone che in tanti mesi e settimane si sono strette intorno a lui, intorno alla sua assenza. L’ultima volta proprio ieri durante il presidio in Piazza Verdi organizzato da una delegazione di attivisti Amnesty International che è scesa in piazza per reclamare il diritto allo studio di Zaki.

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