Spunta una nuova perizia balistica rimasta sepolta nei fascicoli nel caso della Uno bianca e in particolare nella vicenda del brigadiere Domenico Macauda, che depistò le indagini sulla prima strage compiuta dai poliziotti-killer, quella in cui morirono i carabinieri Cataldo Stasi e Umberto Erriu, il 20 aprile 1988. A quanto rivela Massimiliano Mazzanti sul numero in uscita oggi del periodico ‘Due di picche’, la perizia ‘scomparsa’ è stata effettuata sotto forma di ‘"indagine amministrativa" dai carabinieri di Roma, Investigazioni scientifiche sulle pistole cal. 38357 in dotazione all’allora Nucleo operativo di Bologna, una delle quali apparteneva al brigadiere Macauda, per verificare se avessero relazione coi bossoli repertati nella macchina usata dai killer e con quelli sequestrati a un pregiudicato che erano già stati verificati per esplosi dalla stesse pistola degli assassini. "Questa perizia – spiega Mazzanti – fu richiesta ed effettuata prima che ufficialmente e sostanzialmente Macauda fosse scoperto come depistatore, e già questo è un mistero". Inoltre, "la perizia esclude che da quelle armi siano stati sparati i colpi".
CronacaUno Bianca, spunta perizia sull’arma di Macauda "Chiesta prima della scoperta dei suoi depistaggi"
Uno Bianca, spunta perizia sull’arma di Macauda "Chiesta prima della scoperta dei suoi depistaggi"
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