Rasata per aver rifiutato il velo, Merola: "Metodo contrasta con le nostre leggi"

La condanna del sindaco: “Se si vuole essere italiani, bisogna adattarsi al nostro ordinamento". Sui provvedimenti. "Penso che seguiremo il caso con il dirigente scolastico“

Una donna musulmana indossa il hijab (Lapresse)

Una donna musulmana indossa il hijab (Lapresse)

Bologna, 31 marzo 2017 - “E’ un tema di maternita e paternità responsabile, ma contrasta con il nostro ordinamento. Se si vuole essere italiani bisogna adattarsi alle leggi italiane e alla nostra costituzione. Non è possibile avere atteggiamenti diversi, altrimenti si cambia Paese“. Il sindaco Virginio Merola ha così commentato la delicata vicenda della ragazza di 14 anni originaria del Bangladesh, che ha raccontato di essere stata rasata a zero dalla madre dopo essersi rifiutata di indossare il velo islamico.

“Un caso simbolico e concreto, sul quale dobbiamo essere molto fermi. Mi sembra sia un caso di autoritarismo, dobbiamo spiegare a questi genitori che vengono in Italia che questo da non è un metodo educativo accettabile“, affonda il sindaco. La preside dell’istituto scolastico frequentato dalla ragazza ha presentato denuncia in Procura. “Ha fatto bene – ha aggiunto Merola –, mi pare abbia già reagito adeguatamente. E penso che seguiremo la cosa con lei“.

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