‘Verità e illusione’, venti ritratti in cera

In mostra al Davia Bargellini e a Palazzo Poggi opere tipiche della ceroplastica bolognese del Settecento

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"Sarà una mostra studio, come dovrebbero essere tutte per ampliare le nostre conoscenze", esordiscono Massimo Medica, direttore dei Musei civici d’Arte antica e Mark D’Apuzzo, conservatore del Museo Davia Bargellini. Sono i co-curatori dell’esposizione ‘Verità e illusione’ che inaugura oggi alle 17.30 al Museo Davia Bargellini e al Museo di Palazzo Poggi (sino al 12 marzo).

Un evento originale per il tema, incentrato sulla ritrattistica in cera realizzata in ambito bolognese nel ‘700. Periodo che conobbe il trionfo di questa arte che coniuga scultura ed esperienza pittorica, come sostiene la curatrice Irene Graziani, creando la ceroplastica che riporta volti e storie della nostra città. "I venti ritratti in mostra – spiega Ilaria Bianchi, altra co-curatrice – caparbiamente ricercati nelle case private, quindi inaccessibili al pubblico, nelle chiese, al Davia, uno anche in Comune, rispondono ai dettami di questa tecnica: inquietudine, soggezione, eleganza, dettagli scrupolosi, vedi le mani curatissime nei particolari".

Perfettamente rispondenti a un’esigenza del ‘vero’, le figure in cera conquistano anche la dimensione mondana, con i ritratti di aristocratici, ma anche di borghesi e di ‘villani’. Tutti realizzati dalle abili mani di plasticatori come Angelo Piò, Filippo Scandellari, Niccolò Toselli.

Il percorso espositivo si estende anche a Palazzo Poggi, dove si trova la ‘Camera della Notomia’ dell’Istituto delle Scienze con otto statue in cera (di cui due nudi raffiguranti Adamo ed Eva, quattro Spellati e due scheletri) progettate da Ercole Lelli su commissione del cardinale Lambertini, poi Benedetto XIV.

L’impegno di Lelli viene continuato, nell’ambito della scienza medica, dai coniugi Giovanni Manzolini e Anna Morandi, creatori di decine di preparazioni anatomiche in cera che hanno contribuito all’avanzamento delle conoscenze di anatomia e fisiologia grazie alla rappresentazione minuziosa di parti del nostro corpo.

La mostra è dedicata allo storico dell’arte Andrea Emiliani che, con i suoi studi, ha ampliato il mondo della ceroplastica, aprendo la strada culturale all’équipe di studiosi che ha lavorato per realizzare questa esposizione.

Nicoletta Barberini Mengoli

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