Vini, premiate 15 cantine Eccellenze per Isola e Manaresi

Crescono di anno in anno i vini dei Colli Bolognesi che raggiungono la valutazione dell’eccellenza di qualità. È questo il dato che emerge dalla cerimonia di premiazione, dove l’Ais (Associazione italiana sommelier) ha organizzato la manifestazione Tramonto DiVino, nel corso della quale sono state premiate le quindici cantine del bolognese (Botti, Cinti, Corte d’Aibo, Vallona, Gaggioli, Monticino, Isola, Battagliola, La Mancina, Manaresi, Montevecchio Isolani, Podere Riosto, Bonzara, Tizzano, Tomisa), che con le loro etichette hanno ottenuto il massimo della valutazione assegnata al termine della degustazione alla cieca di un migliaio di vini (di 245 cantine) da parte delle commissioni regionali dell’Ais.

Risultati pubblicati nella diciottesima edizione della guida alla Emilia Romagna da bere e da mangiare. Il responso dei sommelier ha decretato i 210 vini regionali eccellenti, e fra essi 31 sono stati prodotti sui Colli Bolognesi: un risultato quasi doppio rispetto a due anni fa, quando le etichette al top furono solo 18. "I vini presentati quest’anno nella nostra guida hanno confermato il trend degli ultimi anni - spiega Giulio Balsarin, uno dei coordinatori Ais della guida - ovvero un numero sempre maggiore di produttori che hanno affinato i loro metodi di produzione ricercando quella maggiore leggerezza, raffinatezza e bevibilità sempre più desiderata dai consumatori che diventano sempre più esigenti. Abbiamo adottato anche metodi comparativi ‘a batteria’ più efficaci mettendo a confronto diretto vini della stessa tipologia. E si nota lo sforzo, l’impegno e la ricerca delle cantine che hanno portato a un livello medio qualitativo significativamente superiore al passato. Queste le ragioni fondamentali del più elevato numero di eccellenze che ritroviamo quest’anno". Fra i produttori premiati da sottolineare la performance della cantina Isola (Monte San Pietro) e della cantina Manaresi (Zola Predosa) sul gradino più alto con la stella d’oro dell’eccellenza con ben quattro etichette ciascuna.

Gabriele Mignardi