Vittime, la crisi di governo affossa i benefici

Proprio quand’era in vista del traguardo, si ferma la corsa della legge di ‘riforma’ dei diritti riconosciuti alle vittime del terrorismo. Una doccia fredda in vista dell’imminente 2 agosto, giorno in cui a Bologna si ricorda la strage che nel 1980 fece 85 morti e 200 feriti; e dove la questione dei risarcimenti, dei benefici contributivi e degli indennizzi è sentitissima e spesso vissuta come ferita ancora aperta. Ma la caduta del Governo Draghi taglia le gambe all’iniziativa bipartisan (c’era l’accordo di tutti i gruppi) che aveva il dichiarato obiettivo di essere approvata "entro la fine della legislatura". La proposta si sviluppava in sei articoli che prevedevano tra l’altro di uniformare la platea dei beneficiari semplificando le procedure per la concessione dei benefici; dare piena attuazione alla rivalutazione dei trattamenti economici; uniformare i criteri di valutazione attraverso il riconoscimento del danno biologico e morale per gli invalidi. E ora? Ora si dovrà ripartire da zero.

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