Bologna, 8 febbraio 2021 - La politica e la società civile. Tutti mobilitati per Patrick Zaki nell’anniversario della detenzione: lo studente egiziano, iscritto al master europeo Gemma dell’Alma Mater di Bologna su identità di genere e condizione femminile, da un anno non vede i cieli del mondo se non dalle sbarre del carcere di Tora. Il 7 febbraio 2020, appena sceso da un aereo al Cairo per andare a trovare la famiglia, finì in manette per delle fantasiose accuse di terrorismo, eversione, incitamento alla rivolta. Seguite, in un calvario che non si arresta, da torture, botte, elettrochoc: tutto il peggio del regime. Ora si spera che la richiesta di cittadinanza italiana (Zaki, 29 anni, è già cittadino onorario di Bologna) possa imprimere un’accelerazione nella liberazione, finora sempre negata di rinvio in rinvio dalle autorità del Cairo.
Appello per la cittadinanza italiana - Patrick Zaki oggi: chi è l'attivista arrestato un anno fa
Oggi due maratone per lui: l’evento principale lo organizza l’Università di Bologna con un evento online aperto a tutti, sulla pagina Facebook e Youtube dell’Ateneo. Alle 9.30 sarà presentato all’indirizzo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’insieme delle città italiane che questi mesi si sono mosse per lo studente egiziano in carcere a Il Cairo. Poi spazio al rettore Francesco Ubertini, al sindaco Virginio Merola e al governatore Stefano Bonaccini. Tre studenti leggeranno poi alcune delle mail che da Bologna e dall’Italia sono state inviate a Zaki: "Siamo molto preoccupati e angosciati per la sua detenzione, che riteniamo immotivata. Quando, durante una visita in carcere, gli è stato fatto sapere che Bologna gli aveva conferito la cittadinanza onoraria, e come Bologna altre città italiane, Patrick ha espresso con emozione ed entusiasmo la sua gratitudine, per quello che lui aveva già chiamato ‘il popolo gentile italiano", dice il rettore.
La Rai organizza su Radio1 una staffetta dalle 12 a mezzanotte sotto il segno di ‘Voci x Patrick’, con fra gli altri Riccardo Noury (Amnesty), la cantante Grazia di Michele, Beppe Giulietti (Fnsi) e Rita Monticelli, coordinatrice di Gemma. La sorella di Patrick, Marise, non molla: "Non sappiamo quando finirà questo incubo, vogliamo ringraziare tutta l’Università. Patrick ci chiede di non mollare e dice: ‘Lottate per me’". Ieri si è fatta più pressante la mobilitazione politica per liberare il 29enne: oltre al governatore Bonaccini, che ha rilanciato la richiesta per il conferimento della cittadinanza italiana, sono intervenuti il segretario Pd Nicola Zingaretti e un nutrito gruppo di attivisti e parlamentari Ue, da Pietro Bartolo a Elisabetta Gualmini: "La sua colpa è essersi occupato di diritti umani, torni a Bologna il prima possibile".
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